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Il lutto

Addio ad Angelo Mena, l’architetto degli angeli e dell’inclusività

Si è spento nella notte fra sabato 19 e domenica 20 febbraio. Aveva ideato e realizzato progetti che hanno coinvolto ragazzi disabili di diverse associazioni, anche della bergamasca InCordata

Ci sono notizie che colpiscono il cuore lasciando un grande senso di vuoto e una profonda tristezza. Non è facile trovare le parole giuste per raccontarle, anche perchè probabilmente non esistono termini adeguati e nemmeno espressioni abbastanza profonde e delicate.

È quello che si prova scrivendo della scomparsa dell’architetto Angelo Mena, che è mancato nella notte tra sabato 19 e domenica 20 febbraio, lasciando l’amata moglie Federica, la sua famiglia e i suoi cari.

Professionista stimato e apprezzato, grazie al suo talento, alla grandissima passione che ha sempre nutrito per il suo lavoro e a un instancabile impegno, ha fondato e fatto fiorire lo studio di architettura e design che porta il suo nome a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Dotato di una rara creatività, abbinata a una buona dose di praticità, è stato artefice di una lunga carriera, costellata di tante soddisfazioni sia sul piano personale sia professionale: si è occupato di numerosi progetti in grado di contraddistinguersi per bellezza, originalità e concretezza.

Animato da una spiccata sensibilità, ha dato vita a progetti che hanno visto protagonisti i ragazzi di diverse associazioni, anche bergamasche, che operano nel mondo della disabilità. L’obiettivo, ampiamente raggiunto, era dare ai partecipanti l’opportunità di esprimersi attraverso l’arte valorizzando le loro capacità: c’è riuscito, come si può evincere guardando i capolavori che hanno realizzato con tanto entusiasmo.

Questo magico mix nel 2016 ha permesso di concretizzare il progetto “Farfalle in piazza”, che ha puntato sul design per volare oltre i confini della disabilità. Nell’occasione, le poltrone farfalla della pluripremiata collezione di design “cARTesio” dello studio Mena & De Netto, sono diventate il centro di un progetto a sostegno della onlus “In Cordata”. L’incontro tra l’architetto Angelo Mena e la presidente di questa realtà, Bruna Tomaselli, aveva fatto nascere l’idea di affidare all’interpretazione artistica di 13 dei loro ragazzi la decorazione di altrettante coppie di ali che avrebbero poi composto le poltrone. Fornita la base grezza delle ali in legno okoumè, per due mesi questi giovani si sono calati nei panni di artisti e, muniti di vernice, pittura e pennelli, si sono lasciati guidare dalla fantasia. Le poltrone farfalla, poi, sono state protagoniste di una mostra itinerante che è cominciata a Grumello del Monte e successivamente ha fatto tappa in altri 12 Comuni bergamaschi e bresciani che avevano aderito. E durante il suo percorso ha incrociato anche i visitatori della grande installazione “The floating piers” dell’artista Christo.

L’anno dopo, nel 2017, invece, l’architetto Angelo Mena, sempre affiancato dalla moglie Federica, si è dedicato al progetto “Angeli – I colori della musica“, che ha visto protagoniste quattro associazioni lombarde: InCordata (Grumello del Monte), Anffas – Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazionale (Brescia), La Nuvola (Orzinuovi, BS) e Rustico Belfiore (Chiari, BS). Grazie a questa iniziativa, 56 angeli musicanti in serie di sette strumenti musicali, sono stati affidati all’interpretazione artistica di altrettanti ragazzi disabili appartenenti a queste associazioni. Gli angeli, disegnati dall’architetto Mena, sono stati al centro di una grande mostra itinerante, volando in tantissime città e paesi sulle note di “Angels on earth”, brano sinfonico in tre movimenti creato ad hoc dal maestro Leonardo Di Lorenzo, talentuoso compositore in grado di regalare tante emozioni e toccare le corde più profonde dell’animo umano attraverso la sua musica.

Nel settembre 2021, infine, questo progetto ha avuto una nuova tappa coinvolgendo l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei luoghi simbolo della lotta al Covid. Come atto di gratitudine per tutto il personale sanitario che si è adoperato in prima linea nelle drammatiche fasi della pandemia, l’architetto Angelo Mena e sua moglie Federica hanno organizzato uno speciale allestimento della mostra “Angeli, i colori della musica”, visibile per un mese nella piazza OMS, proprio all’esterno dell’ospedale orobico.

Adesso in cielo c’è un angelo in più: la scomparsa dell’architetto Mena lascia un profondo senso di vuoto nelle persone che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato le qualità umane, ma il suo esempio e i valori espressi attraverso i suoi progetti continueranno a farlo vivere e a illuminare i cuori di tutti.

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