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Il consorzio

Bergamo capitale del taleggio: produce il 50% con 4.364.055 chili

Resi noti dal Consorzio Tutela Taleggio i dati relativi a produzione, vendite ed export

Bergamo. Il Consorzio Taleggio Dop pubblica i dati del 2021 che dimostrano i segnali di ripresa e l’ottimo export per il formaggio che la terra bergamasca è regina. Bergamo è la prima prima provincia produttrice con il 50% del totale pari a 4.364.055 chili.

I segnali di ripartenza ci sono: complessivamente positivo il bilancio dell’anno 2021, in crescita rispetto al 2020 nonostante gli strascichi della pandemia, i lockdown e le restrizioni che, come da previsioni, hanno impattato ancora sulla produzione. Buono il dato dell’export che si avvicina ai livelli pre-pandemici del 2019.

La produzione annuale si è assestata intorno agli 86.800 quintali (circa 83.700 nel 2020) pari a circa 4.340.000 forme di formaggio (4.200.000 nel 2020), per un giro d’affari di oltre 48.865.000 Euro (46.865.000 nel 2020) ed un fatturato di circa 97.730.200 Euro (94.820.000 nel 2020).

Cresce di oltre 2 punti percentuali l’export che nell’anno appena trascorso è stato pari a circa il 26% del totale della produzione di cui: presso i mercati UE 64%, Extra UE 36%. I quintali di Taleggio destinati oltre confine sono stati 22.573, tornando ad avvicinarsi molto ai quelli registrati nel 2019, prima della pandemia, che erano 23.127.

Restano buoni e in crescita i numeri del canale GDO che valgono il 50% della produzione.

“Siamo soddisfatti dei segnali di ripresa registrati dalla filiera – dichiara Lorenzo Sangiovanni, Presidente Consorzio Tutela Taleggio -. Stiamo raccogliendo i frutti dell’importante lavoro svolto dal Consorzio e da tutti i soci che, durante questi due anni difficili per tutti, hanno continuato a lavorare per assicurare al consumatore finale un Taleggio garantito, controllato e di alta qualità. Le attività di vigilanza, promozione e comunicazione promosse dal Consorzio sono proseguite, a livello nazionale e soprattutto a livello internazionale, con anche la nostra presenza fisica ad una fiera di settore importante come Anuga. Il dato positivo dell’export è una conferma della bontà del nostro investimento in questa direzione”.

 

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La Storia

Il Taleggio è un formaggio di origini antichissime, anteriori al X secolo. Documenti risalenti al 1200 fanno riferimento ai commerci e agli scambi di cui era oggetto, insieme ad altri formaggi. La zona d’origine è nata dalla Val Taleggio e dalla Valsassina. I valligiani avendo l’esigenza di conservare il latte eccedente il consumo diretto, iniziarono a produrre del formaggio che, una volta stagionato in “grotte” o casere di vallata, poteva essere scambiato con altri prodotti o commercializzato.

Crescendo sempre più il consumo di Taleggio, la produzione si è progressivamente estesa nella pianura Padana, dove hanno cominciato ad operare molti caseifici di piccole e medie dimensioni, che sono riusciti ad equilibrare la tecnologia produttiva tradizionale con le innovazioni tecnologiche susseguitesi in quasi mille anni di storia.
La produzione di Taleggio, che inizialmente era di tipo stagionale, avviene oggi nell’intero arco dell’anno, e non solo in montagna ove questo formaggio è nato, ma anche in numerose strutture artigianali o in grandi caseifici di pianura.

 

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La D.O.P.

A riprova di tradizionalità il Taleggio è stato riconosciuto formaggio a Denominazione di Origine (D.O.) con D.P.R. 15.9.1988 e formaggio a Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.) con Regolamento CE 1107/96. In quanto formaggio D.O.P. può essere prodotto solo in alcune zone specificate, impiegando il latte che deve provenire esclusivamente da stalle ubicate nelle medesime zone ed inserite in apposito sistema di controllo. Il Taleggio, quindi, deve essere prodotto e stagionato unicamente in Lombardia, nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia, Monza della Brianza; in Piemonte nella provincia di Novara e Verbano Cusio Ossola; in Veneto, nella provincia di Treviso.

 

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Consorzio Tutela Taleggio

  • Numero delle aziende agricole che conferiscono latte: 539
  • Numero di soci: 46, di cui 25 caseifici, 21 stagionatori
  • Numero confezionatori: 84
  • Numero di forme di Taleggio prodotte: 4.340.000 forme, con un peso medio intorno ai 2 kg per forma
  • Giro d’affari della produzione: oltre 48.865.000 Euro (prezzo alla vendita circa Euro 5.63 al kg, sulla base delle quotazioni borsa mercato di Milano)
  • Fatturato: circa Euro 97.730.200 (prezzo al dettaglio circa 11.26 Euro al kg, sulla base delle rilevazioni presso i punti vendita)
  • Volume delle esportazioni nel 2021: circa il 26% della produzione (di cui: presso mercati UE 64% e extra UE 36%)

Il mercato del Taleggio (dati al 31.12.2021)

Destinazione:
– GDO: 50 %
– Dettaglio tradizionale e mercati locali: 20 %
– Discount: 30 %

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