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Nutri-score

Il Parlamento europeo dice no al bollino nero sul vino

Gli eurodeputati sono arrivati alla conclusione che il consumo di bevande alcoliche non è dannoso di per sé, e che c’è una differenza sostanziale tra il consumo nocivo e quello moderato.

Il parlamento europeo ha di fatto respinto quello che era il provvedimento più contestato del Cancer Plan dell’UE. Si tratta del bollino nero sui prodotti alcolici che avrebbe indicato come “cancerogeno” anche il vino.

Gli eurodeputati sono arrivati alla conclusione che il consumo di bevande alcoliche non è dannoso di per sé, e che c’è una differenza sostanziale tra il consumo nocivo e quello moderato. Ha dunque vinto la linea dell’Italia e degli altri Paesi che vedevano nella modifica del Nutri-Score un pericolo per la produzione vitivinicola e l’esportazione di prodotti locali. E mentre in Europa si dibatte su questo strumento di etichettatura dei cibi, la Penisola rilancia con un metodo che potrebbe essere adottato a livello comunitario.

Andiamo per ordine. Il Nutri-Score è un sistema di classificazione degli alimenti inventato dal nutrizionista Serge Hercberg e dalla sua squadra di ricercatori nel 2013. Analizza le sostanze nutritive dei cibi, associando a ciascuna di essere un punteggio, che determina poi un voto, espresso in lettere dalla A alla E, da apporre in etichetta.

Lo scopo del Nutri-Score è semplificare la scelta dei prodotti per i consumatori e la lettura della tabella nutrizionale. Il calcolo del punteggio tiene conto di sette parametri nutritivi su 100 grammi di cibo o 100 ml di liquidi

In base alla maggiore o minore presenza di questi, il prodotto può ricevere una A verde, che lo classifica come cibo sano, una E rossa, che lo classifica come cibo non sano, e le tre lettere che stanno nel mezzo, B, C e D, con sfumature che, riprendendo lo schema dei semafori, dovrebbero direzionare il consumatore negli acquisti.

Perché il Nutri-Score non piace in Italia e in altri Paesi europei

Il Nutri-Score è però oggetto di forti critiche perché, a conti fatti, è impossibile catalogare i cibi e le bevande solo sulla base, ad esempio, di una maggiore o minore presenza di lipidi. Secondo questo sistema l’olio extravergine di oliva, ad esempio, per via dell’alto contenuto di grassi, sarebbe un cibo poco sano.

Il bollino colorato rischia, secondo i suoi detrattori, di confondere proprio i consumatori che dovrebbe tutelare. E che si troverebbero a scegliere cibi con il bollino verde, ma magari con ingredienti dannosi per la salute o poco adatti a chi ha determinate patologie, e scartare invece quelli con il bollino rosso, penalizzati dalla loro composizione organica.

Cos’è il bollino nero Ue sul vino, considerato come cancerogeno

Il Cancer Plan dell’Unione Europea è invece un piano per fermare la grande epidemia di cui si parla ancora troppo poco e che sta colpendo il continente e il mondo intero. Quella dei tumori. Attraverso diverse misure, che vanno da campagne di prevenzione all’allocazione di nuove risorse per i Paese membri più attivi nella lotta al cancro, Bruxelles si è posta l’obiettivo di prevenire l’insorgenza di patologie oncologiche tra i cittadini.

Tra le varie proposte, però, non è piaciuta quella di aggiungere una nuova lettera, la F nera, al Nutri-Score, con lo scopo di identificare i cibi che contengono ingredienti cancerogeni. Una lunga lista di sostanze, tra cui l’alcol, che verrebbero demonizzate senza troppe cerimonie, e senza dare informazioni adeguate al consumatore.

L’Italia si batte da anni contro questo sistema, per la sua eccessiva semplificazione, e proprio il pericolo di vedere alcune eccellenze del Made in Italy, come il vino, con sopra il bollino nero contro il cancro di cui vi abbiamo parlato qui, ha risvegliato la politica e le istituzioni. Che ora rilanciano con il sistema di etichettatura Nutrinform Battery, che potrebbe estendersi a tutta l’Europa, o almeno a quei Paesi contrari al Nutri-Score.

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