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Qui pechino

Olimpiadi, la gioia di Sofia Goggia: “L’argento? Qualche giorno fa ci avrei messo la firma”

“Sono orgogliosa di questa medaglia, non era affatto scontata dopo l’infortunio di tre settimane fa a Cortina – ha dichiarato la campionessa di Bergamo dopo l'arrivo -. In gara ho avuto buone sensazioni"

Più di mille parole potè quell’urlo. L’urlo di Sofia Goggia “rinata” nella discesa libera delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022.

La campionessa di Bergamo ha compiuto un vero e proprio “miracolo sportivo” conquistando un argento che sa di oro, di dieci ori. Risultato nemmeno immaginabile fino a qualche giorno fa quando la ventinovenne era alle prese con un recupero tutto in salita dopo esser incappata in una terribile caduta nel supergigante di Cortina d’Ampezzo.

Le lacrime all’ingresso della Clinica “La Madonnina” poche ore dopo l’infortunio, le giornate trascorse in palestra per poter ritrovare la miglior condizione fisica e i timori emersi all’arrivo in Cina hanno spaventato i numerosi tifosi che non le hanno mai negato il loro calore.

La caparbietà e la passione che l’accompagnano sin dai suoi esordi hanno però consentito a Goggia di cancellare prontamente questi brutti ricordi, regalando all’Italia un sogno che tutti attendevano dal trionfo ottenuto quattro anni fa a Pyoengchang.

“Sono orgogliosa di questa medaglia, non era affatto scontata dopo l’infortunio di tre settimane fa a Cortina – ha dichiarato la finanziera bergamasca poco dopo l’arrivo -. In gara ho avuto buone sensazioni, nella parte centrale credo di aver preso un po’ di vento”.

Pronta a scacciare le paure e i timori che l’avevano accompagnata alla vigilia della trasferta cinese, Goggia ha sfoderato sul podio un timido sorriso nonostante l’oro strappatole per soli sedici centesimi dalla svizzera Corinne Suter.

“Sotto ho perso tutto, i piani non sono il mio forte, ma sono comunque contenta – ha spiegato Goggia -. Se nei giorni scorsi mi avessero detto che avrei fatto argento, avrei firmato”

A completare il capolavoro azzurro ci ha pensato Nadia Delago che a soli ventiquattro anni è salita sul podio a cinque cerchi aggiudicandosi il bronzo.

“Sono felicissima e devo ringraziare chi mi ha aiutato a vincere questa medaglia. È il giorno più bello della carriera – ha sottolineato la 24enne di Selva Val Gardena -. Ho sognato di prendere parte alle Olimpiadi, ma una medaglia mi sembrava lontana. Ho sfiorato più volte il podio in Coppa del Mondo, ma oggi sono riuscita a centrare la medaglia. L’obiettivo era divertirmi e sono riuscita a farcela sciando come so fare”.

La doppietta tricolore ha colpito anche il presidente del Coni Giovanni Malagò che ha seguito la prova dagli spalti presenti al traguardo della “Rock” di Yanqing.

“Una grandissima Italia, un risultato eccezionale che conferma la forza delle nostre velociste. Due medaglie che fanno la storia. Peccato per l’oro. Ci avevamo sperato – ha confessato il numero uno dello sport azzurro -. Sono felicissimo per Nadia che si è meritata questo bronzo. Non ci sono parole per l’argento di Sofia: considerando come è arrivata qui e come era la situazione fino a pochi giorni fa, la sua prestazione è encomiabile”.

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