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Il punto del tifoso

Eccome se c’è, questa è l’Atalanta

Seppur raggiunta ancora una volta sul filo di lana, occorre dire che il pareggio è un risultato giusto per quello che si è visto sul terreno di gioco durante i 90 minuti.

L’Atalanta c’è, eccome se c’è. Contro una Juventus in grande forma la Dea sfodera una superba prestazione e va vicinissima ad una vittoria che le avrebbe consentito di superare in classifica i bianconeri.

Seppur raggiunti ancora una volta sul filo di lana, occorre dire che il pareggio è un risultato giusto per quello che si è visto sul terreno di gioco durante i 90 minuti.

La formazione piemontese parte meglio e appare più sciolta rispetto all’Atalanta che però, con il passare dei minuti, prende confidenza con il match. Un paio di ottime parate di Sportiello (buonissima la sua partita) negano ai bianconeri il vantaggio.

Ma è la Dea a rendersi pericolosa su un’incursione di Koopmeiners affrontato bruscamente (ma correttamente) dal portiere avversario con la palla che finisce sui piedi di Muriel che da posizione favorevolissima non riesce a mettere dentro.

Boga prende per mano i suoi e va due volte vicino al gol con conclusioni in entrambe le occasioni fermate da De Light.

Nei secondi 45 minuti i nerazzurri sembrano più in palla e comandano il gioco con la Juve a giocare di rimessa. Entrambe le formazioni non si risparmiano e la gara è piacevolissima.

L’entrata in campo di Malinovsky per Muriel spacca la partita: l’ucraino sembra indemoniato e spinge moltissimo. Quando poi capita una punizione dai 25 metri, non si fa certo pregare e scaglia un missile terra aria sul quale Szczesny non può arrivare.

Il Gewiss Stadium è una bolgia. La partita potrebbe chiudersi poco dopo ma Hateboer spedisce sulla traversa una palla che sembrava solo da mettere dentro.

E purtroppo, come capitato in Coppa, la zona Cesarini non porta bene agli uomini di Gasperini che vengono raggiunti da un gran colpo di testa di Danilo.

Per come si erano messe le cose il pareggio indispettisce, ma occorre dire che la Juve non ha rubato nulla dimostrando che sarà un osso duro fino alla fine del torneo.

Le prestazioni dei singoli nerazzurri sono state tutte molto buone, con note di merito in particolare per Sportiello, Demiral (che ha contenuto Vlahovic) e ovviamente per lo scatenato Malinovsky.

Ora torna l’Europa League e la sfida con i greci dell’Olympiacos in programma giovedi. Una gara da vincere, ma occorrerà una Dea bella e risoluta come quella vista domenica sera.

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