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Privati e condomini

“Bonus edilizi, opportunità per i cittadini. Le frodi? Servono più controlli preventivi”

Bruno Negrini, presidente di Anaci e il tesoriere dell'associazione che raggruppa gli amministratori di condomini, Matteo Gualandris, spiegano come stanno vivendo le famiglie dopo l'ultima disposizione ai bonus edilizi che ha bloccato diverse procedure

Bergamo. Parole durissime per super bonus edilizi da parte del premier Mario Draghi e del ministro Daniele Franco. Una truffa “tra le più grandi che la Repubblica abbia mai visto”. E attaccano chi li ha creati con “pochissimi controlli”. I superbonus verranno presto modificati attraverso un emendamento che sarà presentato alle Camere.

Franco, 4 miliardi di frodi cessioni, incassati 1,5 mld

Il ministro dell’Economia, Daniele Franco spiega: “Le cessioni di bonus edilizie intercettate dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di finanza come sospette ammontano a oltre 4 miliardi, di questi 2,3 miliardi sono già stati oggetto di sequestro e una quota significativa è già stata incassata, parliamo di una cifra attorno al miliardo e mezzo”.
“Al 31 dicembre scorso le cessioni dei crediti relative ai bonus edilizi comunicate all’Agenzia delle Entrate – prosegue il ministro Franco – erano 4,8 milioni per un controvalore di circa 38 miliardi di euro: un quadro sul quale abbiamo cominciato a intervenire nel novembre scorso era caratterizzato da una mancanza di strumenti di verifica, mancanza che ha fatto sì che questa moneta fiscale potesse non solo circolare molto facilmente ma potesse anche essere falsificata. Quello di cui stiamo parlando sono false certificazioni fiscali nate in questo processo”.

La situazione di Bergamo e la posizione di Anaci

“Non sta a noi cittadini subire i comportamenti scorretti di alcuni soggetti probabilmente noti, sta all’amministrazione finanziaria introdurre tutti quei meccanismi di controllo preventivi o durante l’esecuzione dei lavori che permettono di verificare i beneficiari e chi fa questa operazioni fraudolente”. Osserva Matteo Gualandris, tesoriere di Anaci Bergamo, l’Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari che raggruppa circa 240 amministratori che gestiscono quasi 5.000 fabbricati nell’intera provincia di Bergamo.

Il blocco della cessione dei crediti

“Il decreto Sostegni Ter ha introdotto sostanzialmente un blocco nella cessione dei crediti tra soggetti che hanno ricevuto il credito e non possono passarli ad altri soggetti – spiega Gualandris -.  Questo determina l’impossibilità per molti intermediari finanziari, aziende, soggetti che si proponevano per acquistare crediti di trovarsi saturi. Quindi di non poter più proseguire nelle loro operazioni di cessione a terzi. La saturazione della loro possibilità di acquistare crediti ha bloccato il sistema, per questo molte banche e Poste hanno sostanzialmente chiuso la possibilità di trasferire il credito. Di conseguenza il condominio o il privato che intende cedere il proprio credito per la spesa sostenuta, o le aziende che intendono cedere il credito, si trova nell’impossibilità di non poterlo fare. E questo determina l’azzeramento o comunque la limitazione in modo sostanziale la possibilità di usufruire del bonus fiscale da del 110 per cento o altri bonus edilizi”.

Che situazione vive il settore?
Viviamo una situazione che non tranquillizza nessuno perché ormai i decreti entrano a gamba tesa ed difficile fare previsioni. Certo questo non facilità, anzi preoccupa ancora di più chi vorrebbe fare un investimento che sia un privato o un condomino.

Presidente Bruno Negrini, come associazione Anaci che cosa riscontra?
Siamo la quarta provinciale italiana più numerosa, quindi abbiamo anche a livello nazionale un’attenzione particolare. Siamo tra coloro che facendo esperienza diretta per quanto riguarda il 110, incontriamo continue richieste che inoltriamo al nostro Centro Studi nazionali per capire l’evolversi della situazione.

Quali sono i problemi che emergono in questa fase?
La prima sicuramente è la difficoltà interpretativa della Legge. Tutti questi stop che arrivano in continuazione e che vanno a variare anche la Legge a ritroso mettono in difficoltà chi vuole seguire una procedura corretta. Dobbiamo affrontare molta burocrazia in poco tempo perché entro il 2023 dovrebbero essere conclusi i lavori. Questa tempistica ci mette completamente in difficoltà perché il lavoro è moltissimi da portare a termine in tempi molto stretti.

Avete dovuto fermare i lavori a seguito delle ultime disposizioni?
Io e molti miei colleghi ci siamo trovati di fronte general contractor che non avendo la capacità finanziaria di poter far fronte a questa novità hanno rinunciato ai contratti. Contratti che magari erano già stati avviati e che dovevano essere magari proposto in esecuzione a breve a giorni quindi ho dovuto rimandare anche assemblee per capire e per trovare sostituti per poter andare avanti. Ora siamo in attesa, finché non ci saranno novità. Certo questo ulteriore stop è un aggravio importante per le famiglie che vivono nei condomini che dal bonus si aspettavano qualcosa di concreto.

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