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Protezione civile: in un anno più di 60mila ore di servizio agli hub vaccinali fotogallery

Il capo dipartimento Fabrizio Curcio è stato in visita al quartier generale dei volontari di Azzano, al Cus di Dalmine e all'ospedale Papa Giovanni

Bergamo. Il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio è stato in visita a Bergamo nella mattinata di sabato 12 febbraio.

Accolto dai parlamentari bergamaschi, consiglieri regionali e provinciali, sindaci, autorità militari e da una delegazione di volontari della Protezione civile orobica, ha partecipato ad un incontro all’auditorium Olmi della Provincia ed è stato poi accompagnato al Centro Polifunzionale Emergenze di Azzano San Paolo dove vengono tenuti i mezzi della colonna mobile provinciale, all’hub vaccinale al Cus di Dalmine e a quello dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo.

“Nei centri vaccinali afferenti all’Asst Papa Giovanni XXIII i volontari hanno svolto più di 60mila ore totali di servizio, sono stati impiegati fino a 35 volontari per turno – dichiara il consigliere provinciale Massimo Cocchi, fresco di delega alla Protezione civile -. In 1014 giorni di apertura, sono state somministrate circa 580mial dosi di vaccino. Uno sforzo importante da parte di tutti e la presenza del Capo Dipartimento è il segno della vicinanza e dello Stato a tutti coloro che si sono spesi volontariamente per la buona riuscita della campagna vaccinale. Per questo ringrazio Fabrizio Curcio della sua visita e la senatrice Alessandra Gallone che si è impegnata per fargli arrivare il nostro invito”.

“Il Capo Dipartimento si è complimentato per il lavoro svolto all’hub di Dalmine. La sua presenza a Bergamo non era scontata, dato che ci ha già fatto visita un anno fa insieme con il generale Figliuolo quando è stato aperto il centro al Cus. Ci ha fatto molto piacere riceverlo, è stato un bel riconoscimento per tutti i nostri volontari impegnati in questo servizio”, dichiara Matteo Nespoli, responsabile della Protezione civile dell’area Dalmine-Zingonia.

All’ospedale Curcio ha incontrato il direttore generale Maria Beatrice Stasi, che ha elogiato la disponibilità e l’organizzazione dei volontari: “Chi arriva nei nostri centri vaccinali sa che non troverà solo medici e infermieri di grande professionalità, ma anche volontari pronti ad aiutarli nelle varie tappe del percorso vaccinale, dall’ingresso e accettazione amministrativa, fino all’attesa dopo l’iniezione. Il rapporto del Papa Giovanni con la Protezione civile si è espresso ai massimi livelli durante la grave pandemia, oltre al lavoro nei centri vaccinali. Basta ricordare il grande lavoro comune all’ospedale alla Fiera di Bergamo, che ha visto accanto a noi anche con i contingenti inviati dalla Protezione civile nazionale. Un esempio virtuoso di collaborazione che ha consentito di affrontare momenti molto difficili qui a Bergamo”.

“I volontari della Protezione civile ci stanno supportando fin dall’inizio della campagna vaccinale nell’aiutare gli utenti ad orientarsi all’interno degli hub, facilitando i percorsi e l’accesso alle prestazioni – ha commentato Simonetta Cesa, direttore socio sanitario dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. In totale hanno erogato più di 60 mila ore di servizio attivo nei nostri 7 hub vaccinali allestiti in città e sul territorio negli ultimi 12 mesi, spostandosi insieme ai nostri operatori nelle varie sedi e modulando il loro impegno per dare il massimo sostegno al nostro lavoro”.

 

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