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L'intervista

Il bergamasco Marco Razzitti: “Ecco Nicotina, il mio nuovo singolo”

Il brano sta collezionando buoni numeri e vanta circa 400 ascolti al giorno su Spotify: abbiamo intervistato il giovane cantante per saperne di più

È uscitoNicotina, il nuovo singolo di Marco Razzitti, 25enne originario di Costa Volpino. “Un pezzo intimo di autoanalisi, ma anche energico e adrenalinico”.

Il brano sta collezionando buoni numeri e vanta circa 400 ascolti al giorno su Spotify: niente male per essere solo all’inizio.
Abbiamo intervistato Marco Razzitti per saperne di più.

La musica è una sua grande passione, ma di cosa si occupa nella vita?

Da qualche mese lavoro come modello. Prima di arrivare a questo, nella vita ho svolto diversi lavori come il barista, il cameriere, l’animatore turistico e il bagnino. Durante il lockdown, visto che mi annoiavo, mi sono proposto anche come pony pizza.

Ha avuto anche delle esperienze televisive, partecipando a “Take me out” e “Undressed”. Com’è andata?

Bene, tutto sommato. Vidi un annuncio per “Take me out” e mi candidai; successivamente, mi riferirono di avermi preso. Per “Undressed”, invece, fui contattato direttamente dalla redazione.
Sono state delle belle esperienze, mi sono divertito ed ho mosso qualche piccolo primo passo nel mondo della televisione. Negli ultimi giorni ho partecipato ad altri casting: vedremo cosa ne sarà in futuro.

Dalla televisione alla musica. Meglio sotto i riflettori o su un palco a cantare?

Bella domanda. Forse più sul palco, ma amo praticamente tutto ciò che mi porta carica ed energia. Ho bisogno di momenti esplosivi, io vivo di picchi d’adrenalina. La presenza delle telecamere non mi spaventa affatto, non mi mette soggezione. Sono tranquillo, ma non perché io sia egocentrico: sono semplicemente me stesso.

E quando ha iniziato a dedicarsi alla musica?

Circa sei anni fa ho cominciato a prendere lezioni di chitarra, poi di canto; in seguito, ho frequentato per due anni un’accademia di canto a Milano. Ora sto imparando a suonare anche il pianoforte e la batteria. Ho sempre amato la musica, ma ritrovarmi a farla è stato un vero caso: non saprei definirlo altrimenti. Scrivo da qualche anno e negli ultimi due ho creato delle canzoni.

A questo proposito: il 27 gennaio è uscito il suo nuovo singolo “Nicotina”. Cosa c’è alla base di questo brano?

Sì, “Nicotina” è il mio secondo singolo. Parla di esperienze personali, di amicizie perdute, sentimenti, amore. Di obiettivi non raggiunti. È un’autoanalisi del mio vissuto, un pezzo intimo, ma anche energico e adrenalinico. Si possono preferire determinati generi e stili, ma è un dato oggettivo: “Nicotina” è un brano che ti tiene attento. Infatti, i numeri lo confermano: è da poco in rete e ha già collezionato buoni numeri, circa 400 ascolti al giorno su Spotify. Come mi è stato assicurato da chi lavora nel campo musicale da diversi anni, non è poco per essere agli inizi.

Marco Razzitti nuovo singolo Nicotina

Con chi ha lavorato alla produzione?

È stato scritto e composto quasi interamente da me, con l’aiuto di Daniele Azzena e altri musicisti: il chitarrista Andrea Baggieri, il batterista Luca Pegorari, il bassista Filippo Tosto e Mattia Ferrari che si è occupato di mix e master.

Inizia quindi così il suo 2022. Come continuerà l’anno?

Ho diversi programmi. Sicuramente, nelle prossime settimane uscirà il videoclip di “Nicotina”. Poi ci sono altre canzoni, che per ora sono solo bozze, che vorrei far arrivare al pubblico. Il mio terzo singolo potrebbe uscire tra circa 2 mesi: parlerà di situazioni che abbiamo vissuto tutti negli ultimi anni.

Quando e di cosa le è più facile scrivere?

Mi viene sempre abbastanza facile scrivere, ma in particolare quando ho momenti di sconforto. E, soprattutto, mi piace scrivere d’amore o di esperienze di vita che ho vissuto in prima persona o che possono accadere ad altri. Mi verrebbe difficile parlare di qualcosa che non trova riscontro nella realtà – mia o di altri.

Ha qualche riferimento particolare nel panorama della musica italiana?

Sono cresciuto con i cantautori del passato: Ivan Graziani, Francesco De Gregori e Lucio Dalla. Non ho un cantante preciso di riferimento, perché ascolto davvero di tutto: da Antonello Venditti a Ultimo, al rap, al rock, e non solo musica italiana.

Per concludere, ha seguito il Festival di Sanremo? Cosa ne pensa?

Sì, ho seguito il Festival. “Sei tu” di Fabrizio Moro è una canzone bellissima, mi è dispiaciuto non sia arrivata sul podio. Mi sono piaciuti anche Mahmood e Blanco ed ho apprezzato Gianni Morandi per la grinta e l’energia.

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