Ambivere. La maggior parte arrivano da paesi limitrofi: Bonate Sopra, Ponte San Pietro, Presezzo, Madone, qualcuno da Zanica. Ma c’è chi è arrivato anche da Brescia e Milano. Persino da Venezia, caricando le bici in auto.
Sono un centinaio le persone che si sono ritrovate venerdì mattina, alle 7,30, sul sagrato della chiesa parrocchiale di Ambivere. Una sessantina quelle che hanno accompagnato don Emanuele Personeni nelle prime tappe del suo “pellegrinaggio” in difesa dei diritti no vax.
Alle 7,45, dopo un breve discorso del sacerdote, si sono dirette verso la parrocchia di Mapello: prima tappa del percorso che don Emanuele (sospeso dalla Curia per la sua iniziativa, leggi qui) aggiorna quotidianamente sui social network.
Intorno alle 8,45 il gruppo è arrivato a Valtrighe, prima di incamminarsi verso Sotto il Monte, dove verso le 10,30 don Emanuele è stato accolto dal collega don Claudio Dolcini. Un colloquio durato pochi minuti.
“Qui non chiudiamo la porta in faccia a nessuno – ha commentato don Claudio -. Si possono avere idee diverse, l’importante è confrontarsi con rispetto. Che cosa penso dell’iniziativa? A Bergamo ci sono stati tanti morti che il vaccino avrebbe potuto salvare. Personalmente, la ritengo fuori luogo. Soprattutto se intrapresa da un sacerdote”.
Nel pomeriggio il cammino è proseguito in direzione Carvico. Poi Calusco d’Adda, Solza, Medolago, Suisio e Bottanuco. Sabato, di nuovo in marcia verso il Milanese.

© Riproduzione riservata
commenta