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Oggi in aula

Abusi su minori, il santone di Almenno accusato anche di stalking alla vicina disabile

A carico di M. S., 52 anni, c'è pure una segnalazione all'Ordine degli avvocati perché si sarebbe finto legale e criminologo

Bergamo. Mentre è in carcere a Bergamo con l’accusa di essere stato a capo di una setta degli orrori che nelle Marche commetteva abusi anche su bambini, M. S., 52enne residente ad Almenno San Salvatore, rischia un altro processo per stalking e minacce alla vicina di casa disabile, costretta ad assumere psicofarmaci per il clima di terrore.

Ma non solo, perché a carico dell’uomo c’è una segnalazione all’Ordine degli avvocati dopo che in varie occasioni si sarebbe finto legale e pure criminologo, comparendo su alcuni giornali per commentare gravi fatti di cronaca.

Come quello per cui ora è alla sbarra lui stesso, al tribunale di Ascoli Piceno. L’uomo è stato arrestato nell’aprile del 2020 dai carabinieri di Almenno San Salvatore al termine di una lunga indagine su una setta degli orrori che trovava ospitalità in abitazioni della provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, nelle Marche.

Secondo quanto ricostruito dai militari bergamaschi con i colleghi marchigiani, coordinati dal procuratore ascolano Umberto Monti, il 52enne, che si definiva guida spirituale e vantava lauree risultate fittizie, con cadenza periodica tra il 2012 e il 2014 ha riunito un gruppo di persone provenienti da tutta Italia in alcuni appartamenti di proprietà degli stessi partecipanti.

Nel corso delle sedute l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, sottoponeva i presenti a vere e proprie prove di resistenza fisica e spirituale, fino ad arrivare a maltrattarli e a manipolarli psicologicamente. Non disdegnava nemmeno i rapporti sessuali. Il tutto ripreso con una telecamera.

Ma non solo adulti, perché nella sua trappola sono finiti anche due bambini, due fratellini, maschio e femmina, che sono stati abusati dal santone.

Durante il processo, ancora in corso, sono state diverse le testimonianze drammatiche di vittime dell’uomo, che nell’ultima udienza si è difeso leggendo un memoriale di dieci pagine in cui professa la sua innocenza.

Una perizia disposta dal giudice Rita de Angelis ha stabilito che il bergamasco, pur con alcune problematiche, è capace di intendere e di volere.

In attesa della sentenza, oggi (giovedì 10 febbraio) è atteso di fronte al Gup del tribunale di Bergamo e rischia di essere rinviato a giudizio per un’altra vicenda. Secondo le indagini coordinate dalla procura M. S., difeso dall’avvocato Christian Manzoni, avrebbe molestato per lungo tempo una sua vicina disabile di 67 anni, tanto da provocarle uno stato d’ansia che l’ha costretta ad assumere psicofarmaci.

Anni terribili con insulti riferiti allo stato fisico della donna, lettere di minacce lasciate nella sua cassetta della posta e riprese con lo smartphone ogni volta che usciva in giardino. Il tutto a causa, pare, dei suoi cani che lo disturbavano, tanto che avrebbe pure lasciato a terra pezzi di vetro e gomme da masticare per farli stare male.

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