Bergamo. “Voleva a tutti i costi il green pass, immediatamente, urlava e imprecava, dicendo che aveva una situazione familiare delicata. Poi ha fatto il giro del padiglione strepitando e lanciando improperi contro il personale di Ats, calciava tutto ciò che trovava, ha perfino buttato per terra uno scooter parcheggiato fuori dalla struttura, rompendo lo specchietto”.
È il racconto di un testimone che martedì mattina ha assistito alla scena avvenuta in via Borgo Palazzo 130, dove da una settimana, al padiglione 9, è attivo un Infopoint per fornire informazioni su green pass, fine quarantena e provvedimenti relativi al Covid in generale.
Erano circa le 10.30 e lo sportello era chiuso. Un giovane di circa 30 anni, italiano, ha iniziato a suonare con insistenza il citofono. Gli operatori gli hanno chiesto di tornare nel pomeriggio e di consultare la cartellonistica con gli orari di apertura, ma lui pretendeva di avere subito il certificato verde. “Non voleva sentire ragioni, era palesemente alterato, gridava e diceva parolacce, insultando pesantemente le persone che si trovavano all’interno dell’ufficio. Per fortuna la porta era chiusa a chiave e non è riuscito ad entrare”.
Non ottenendo ciò che voleva la sua frustrazione è aumentata, così l’uomo ha cercato un altro ingresso per introdursi all’interno della struttura: “Ha fatto il giro del padiglione e calciava tutto ciò che gli capitava, i cartelli, i cestini, urlava e diceva frasi ingiuriose. Poi ha visto una moto parcheggiata e si è accanito su quella, buttandola a terra, tirandogli calci e rompendo lo specchietto”.
Il personale di Ats, spaventato, ha chiamato subito il 112 e sul posto sono arrivate le forze dell’ordine.
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