Dopo la lettera e il video di don Emanuele Personeni, vicario parrocchiale di Mapello, nei quali annuncia di intraprendere un cammino per le parrocchie d’Italia, pubblichiamo la lettera di un lettore di Bergamonews.
Caro don Emanuele Personeni,
anche se non sono un tuo parrocchiano e neppure più un tuo confratello, ma solo un lettore di Bergamonews, scrivo alcune considerazioni sulle motivazioni da te comunicate per il tuo imminente viaggio a piedi per l’Italia.
Spero che tutti i passi che compirai ti aiutino a trovare il significato della pratica della responsabilità, che si accompagna allo slancio della testimonianza, che dovrebbe ricordarti che le nostre scelte, anche quelle che dal punto di vista della convivenza civile sappiamo essere giuste (come la necessità di vaccinarsi) sono “nostre” e ne risponderemo noi, non Dio.
Cammina tanto, e nel frattempo ti auguro di esercitarti nel dovere civico, importante anche se non sempre basta, fatto di riconoscenza e di fiducia, che e ciò che può rendere conto della speranza cristiana e della fede, che pare ti spinga!
È questa la normalità che spero tu possa cercare, scoprire e mantenere salda, normalità che ancora non sappiamo bene come sarà fatta, ma non credo sia la tua.
Come puoi voler suscitare un dibattito nelle parrocchie, nelle scuole e nei luoghi di lavoro quando, di fatto, lo hai già chiuso con la tua irresponsabilità? La normalità per il cristiano è locus theologicus perché Dio si fa sperimentare dove siamo e attraverso le persone con cui ci troviamo, vaccinati o non vaccinati!
La fede non si vive forse nel luogo normale in cui si vive la vita normale, senza lo snobismo inquieto che spinge a cercare sempre posti speciali, persone speciali, discorsi speciali?
Non mi resta altro che augurarti buon….girotondo!
Alessandro Messi
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