Nembro. Stava probabilmente cercando di fuggire in Francia il marocchino 36enne di stanza a Pradalunga, responsabile dell’accoltellamento di due carabinieri a Nembro.
Da giovedì sera aveva fatto perdere le sue tracce ma domenica 5 febbraio è stato rintracciato e bloccato a Bardonecchia, in Piemonte, poco distante dal confine.
L’uomo vive in Italia da più di 15 anni, si è separato da una donna italiana con la quale si era sposato ed è residente in Brianza. Nell’ultimo periodo viveva a Pradalunga ed era già noto alle forze dell’ordine.
Giovedì sera i due carabinieri, di 24 e 26 anni, si trovavano in località Saletti di Nembro insieme ad altri due colleghi. Stavano partecipando ad un’operazione antidroga pianificata dal Comando provinciale ed erano tutti in borghese. Quando hanno sorpreso il 36enne, quest’ultimo ha reagito sferrando loro una coltellata a testa: il primo militare della stazione di Albino è stato ferito al bicipite, mentre il collega al torace.
Subito soccorsi dagli altri carabinieri, sono stati entrambi portati in ambulanza all’ospedale Papa Giovanni: il più giovane è stato dimesso la sera stessa con 30 giorni di prognosi, mentre il secondo è stato operato e si trova ancora ricoverato.
Le indagini per risalire al responsabile degli accoltellamenti sono partite immediatamente: essendo un volto noto nel giro dello spaccio, i militari sapevano chi dovevano cercare. L’uomo era però scappato a piedi, facendo perdere le sue tracce per tre giorni. ma domenica sera è stato rintracciato e arrestato.
commenta