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Il punto del tifoso

Atalanta troppo brutta per essere vera: ora arriva la Juve, serve invertire la rotta

Il Gewiss Stadium, una volta fortino nerazzurro, sembra diventato terra di conquista per molti: e domenica, a Bergamo, la sfida coi bianconeri

L’Atalanta getta al vento l’occasione di accorciare sulla capolista Inter e si fa superare al Gewiss dalla bestia nera Cagliari.

Irriconoscibile, svogliata, a tratti irritante la prestazione dei nerazzurri, del tutto incapaci di sfoderare quel gioco di cui si sono spesso resi protagonisti. Il primo tempo trascorre con i giocatori nerazzurri a condurre le danze ma senza mai rendersi pericolosi verso Cragno: molti passaggi, gioco lezioso e sostanzialmente inconcludente.

Gli uomini di Mazzarri, schieratisi con un modulo teso chiaramente a cercare di limitare i danni, si difendono con intelligenza senza mai rischiare di subire gol.

Chi all’inizio della ripresa si attende l’arrembaggio atalantino si deve ricredere, perché la formazione orobica perde ulteriormente di lucidità, tanto da subire la rete del vantaggio cagliaritano su un’azione che a molti sembra viziata da un fallo di mano di Pereiro. Non però per il direttore di gara e neppure per il Var che convalidano il gol sul quale un lento Maehle non sale per il fuorigioco.

E purtroppo dopo 2 minuti la Dea resta anche in 10 per la giusta espulsione di Musso che esce a valanga su Pereiro lanciato in contropiede da una sanguinosa palla persa da Djimsiti.

Vista la malpartita Gasperini decide così di inserire Zapata, al rientro dopo l’infortunio, al posto dell’evanescente Muriel e di far esordire anche Boga. Sarà un caso, ma dopo 6 minuti la Dea perviene al pareggio grazie a Palomino, che corregge di testa una respinta del portiere su tiro dello stesso panterone.

Ma si tratta di un fuoco di paglia, perché su un contropiede dei sardi nel quale ancora Maehle si fa bruciare da Bellanova, nuovamente Pereiro punisce la retroguardia nerazzurra.

Ora il Cagliari chiude ogni varco e gli uomini di Gasperini non trovano la forza di rimontare nuovamente, anche perché perdono di nuovo Zapata (ancora un infortunio, sostituito con Mihaila) uscendo così sconfitti per la quarta volta dal proprio terreno.

A conti fatti giusta sconfitta per un’Atalanta davvero brutta per essere vera: due punti nelle ultime 3 giornate sono un bottino davvero misero per una formazione che vorrebbe nuovamente puntare ad una qualificazione in Champions.

Reparto difensivo completamente in defaillance contro uno dei peggiori attacchi del torneo, centrocampo privo di idee e attacco spuntato. Insomma, quello che una volta era il fortino nerazzurro sembra diventato terra di conquista per molti.

Occorre invertire la tendenza e bisogna anche farlo velocemente per cercare di riprendere quota, non foss’altro perché chi precede la Dea non perde colpi e chi prima inseguiva ora ha sorpassato i nerazzurri.

Si sapeva che non sarebbe stato facile, ma di sicuro non è con queste prestazioni che si può pensare di ritrovare la Champions.

Ora la sfida di domenica con la Juve diventa importantissima e si giocherà nuovamente a Bergamo………….dita incrociate.

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