Dalmine. Nella giornata di sabato si sono tenute le commemorazioni ufficiali nella ricorrenza del 45esimo anniversario dell’uccisione, a seguito di un conflitto a fuoco, del Maresciallo Luigi D’Andrea e dell’Appuntato Renato Barborini, all’epoca in servizio presso la polizia stradale di Bergamo, entrambi medaglie d’oro al valor civile.
“Vogliamo ‘ri-dare cuore’ a Luigi D’Andrea e Renato Barborini per risentire battere la loro passione e il loro servizio. Vogliamo ri-mettere il nostro cuore accanto al loro perché il loro sangue possa essere per noi nuova linfa” con queste ed altre toccanti parole che hanno ripercorso la preghiera di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, monsignor Giulio Dellavite ha inteso ricordare il sacrificio delle due giovani vite spezzate.
Alla messa, tenutasi nella parrocchia di Dalmine e officiata unitamente al parroco di Dalmine Roberto Belotti ed al cappellano della Polizia di Stato Ilario Tiraboschi, erano presenti il Prefetto della provincia Enrico Ricci, le altre massime autorità provinciali e i familiari delle vittime.
A seguire presso il casello autostradale di Dalmine, nel luogo teatro dell’evento, è stata deposta una corona presso il monumento eretto a memoria e sono stati resi gli onori ai caduti. La cerimonia ha avuto termine con gli interventi del Vicario del Questore di Bergamo Delia Bucarelli che ha sottolineato l’importanza della memoria, anche e soprattutto, per le generazioni future e del dirigente del Compartimento della Polizia Stradale di Milano Dolores Rucci che, nel ricordare Luigi e Renato, ha rammentato altresì il rilevante e gravoso contributo di vite degli operatori in servizio presso la Polizia Stradale.
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