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L'accordo

Nel piano di rilancio dell’ex-Alcar assunzioni e investimenti del gruppo bergamasco Aim-Ovv

Il gruppo di Bergamo ha presentato un’ipotesi di accordo per la ripresa dell’attività industriale negli stabilimenti di Lecce e di Vaie e per la tutela occupazionale

Siglata un’ipotesi di accordo per il rilancio dell’attività industriale dell’ex Alcar, che produce benne, bracci caricatori e serbatoi per macchine agricole, negli stabilimenti di Lecce e di Vaie (TO) dopo che lo scorso anno, al termine della procedura stabilita dal Concordato Preventivo, l’azienda è stata venduta alla Aim srl, società appartenente alla OVV spa di Castel Rozzone, ossia Officine Vittorio Villa operante anch’essa nella produzione di componenti per macchine agricole, che ha offerto 9,8 milioni alla prima battuta d’asta giudiziaria.

La Aim è una società operante nel medesimo settore di Alcar ma produce una diversa gamma di prodotti. La società, che ha 220 dipendenti e presenta tra i principali clienti Chn Industrial, è fortemente incentrata sulla digitalizzazione e sull’utilizzo di macchine tecnologicamente avanzate.

L’intesa è giunta al termine di una lunga e complicata trattativa, che ha dovuto fare i conti anche con il coinvolgimento dei lavoratori nel fallimento di Alcar srl e con il concordato preventivo sottoscritto per Alcar industrie srl.

L’azienda era passata da un fatturato di 57 milioni nel 2018 a uno di 21 milioni nel 2021, perdendo importanti commesse e clienti (ultimo Carterpillar).

AIM ha così presentato un piano che prevede 13 milioni di investimenti per i due stabilimenti, che saranno impiegati per manutenzioni straordinarie, per l’acquisto di nuovi macchinari e per l’ampliamento delle produzioni al fine di un rilancio industriale e occupazionale.

La prima fase dell’accordo prevede l’assunzione di 193 (125 a Lecce e 68 a Vaie) degli attuali 383 lavoratori: per gli altri 190 sarà assicurata la copertura della cassa integrazione fino al 31 dicembre 2022, oltre ad avere la priorità in caso di assunzione di AIM nel corso dei prossimi 18 mesi.

Inoltre, con le Regioni Puglia e Piemonte sarà avviato un percorso di politiche attive che prevede interventi formativi e di sostegno.

Ai lavoratori che passeranno in AIM sarà applicato il Ccnl metalmeccanici industria con il mantenimento di inquadramento e scatti di anzianità. Agli stessi sarà garantita la tutela dell’art. 18 della Legge 300.

Le organizzazioni sindacali Fim e Fiom ritengono che l’intesa raggiunta sia un solido punto di partenza che può consentire il rilancio industriale e l’opportunità di una continuità occupazionale che potrà realizzarsi nel corso dei prossimi mesi.

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