Bergamo. Dodici anni fa il presidente dell’Atalanta Antonio Percassi lanciò l’iniziativa “Neonati atalantini”. A ogni nuovi nato negli ospedali di Bergamo e provincia viene regalata una piccola maglia della squadra.
Nei giorni scorsi, forse prendendo spunto da quell’idea, è stata l’Ats a coinvolgere la società bergamasca in un progetto che ha l’obiettivo di incentivare i più piccoli a vaccinarsi e allo stesso tempo premiarli per il loro coraggio. A tutti i bambini dai cinque agli undici anni che si sottopongono all’inoculazione contro il Covid, il personale sanitario delle tre Asst della nostra provincia (Est, Ovest e Papa Giovanni) regala una cartolina della squadra di Gasperini con gli autografi dei giocatori.
Gli hub vaccinali coinvolti sono l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Palaspirà di Spirano, il Palasettembre di Chiuduno e il palazzetto di Clusone (tra le altre cose paese natale di Percassi).
Il debutto lo scorso fine settimana in occasione del primo open day pediatrico con accesso libero. “Ringraziamo l’Atalanta che ci ha donato 1500 cartoline per questa iniziativa”, il commentano di Ats Bergamo.
Secondo gli ultimi dati di Regione Lombardia, aggiornati alla serata di giovedì (3 febbraio), sono quasi 74mila, 73.943 per la precisione, finora i giovani bergamaschi dai 5 agli 11 anni che si sono sottoposti all’inoculazione, vale a dire il 33,15% del totale. In tutto invece i vaccinati nella nostra provincia sono 935.874 e in Lombardia 8.775.050.
I dati regionali e provinciali suddivisi per fasce di età:
Anche il prossimo weekend, sabato 5 e domenica 6 febbraio, i bambini della fascia d’età 5-11 anni potranno accedere in trenta centri vaccinali della nostra regione senza prenotazione.
“Regione Lombardia – ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti – in questo mese conclusivo della campagna massiva, compie un ulteriore sforzo organizzativo, grazie al generoso impegno del personale che lavora nei centri vaccinali, per venire incontro alle famiglie e offrire la possibilità di ricevere la somministrazione senza prenotazione.
Gli ultimi dati dei contagi tra la popolazione scolastica, più bassi tra gli adolescenti che sono più vaccinati, dimostrano sul campo l’efficacia del vaccino anche nell’evitare i contagi, e quindi a scongiurare i possibili sintomi a lungo termine post guarigione, oltre ai decorsi più gravi della malattia”.
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