Il presidente del Consiglio Mario Draghi si appresta a firmare un nuovo decreto che entrerà in vigore a breve, con sostanziali novità che gradualmente interesseranno il mondo della scuola (con quarantene semplificate), l’abolizione delle restrizioni per i vaccinati e l’allentamento delle misure per i turisti.
Nella tarda mattinata di mercoledì il Cts si è riunito per discuterne, prima della Cabina di regia del Governo e del Consiglio dei Ministri.
Ecco le decisioni prese.
Scuole e quarantena
La Cabina di regia intanto ha stabilito cosa accadrà a partire da lunedì a scuola, in base al ciclo di studi. Alla materna i bambini (da 0 a 5 anni) andranno in Dad al quinto caso e, come indicato dal Cts, la didattica a distanza durerà 5 giorni. Alla scuola primaria, a partire dal quinto caso Dad solo per chi non ha la terza dose, la seconda da meno di 120 giorni o non ha avuto il Covid. Alla secondaria (dai 12 ai 19 anni) dal secondo caso in poi scatterà Dad per 5 giorni, sempre per i non vaccinati.
Green Pass illimitato con la terza dose
Dalla Cabina di regia è arrivato il via libera alla durata illimitata del Green Pass per chi si è sottoposto alla terza dose del vaccino: identica misura per chi ha avuto il Covid dopo aver completato il ciclo primario di vaccinazione.
Restrizioni da zona rossa solo per i non vaccinate
Le restrizioni previste attualmente nelle zone rosse (che al momento in Italia non ci sono) si applicheranno solo alle persone non vaccinate.
Green Pass base per i turisti
Per i cittadini stranieri che decideranno di entrare in Italia da Paesi che hanno regole differenti dalle nostre e non prevedono l’esistenza di un Green pass rafforzato, sarà possibile accedere alle strutture ricettive e alle attività che lo richiedono: questo ciò che il Governo avrebbe già illustrato alle Regioni
Il commento di Attilio Fontana
“Nessuna distinzione nella scuola primaria tra vaccinati e non, ma solo tra positivi e negativi, per evitare discriminazione tra bambini e famiglie. Questa la proposta che avevo avanzato al Governo, durante la Stato-Regioni di questo pomeriggio. Una proposta – ha spiegato il presidente lombardo Attilio Fontana – che parte dalla considerazione che in questa fascia d’età la percentuale dei vaccinati è ancora bassa e dalla constatazione dell’attuale miglioramento della situazione epidemiologica, come dimostrano gli ultimi dati”.
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