Bergamo. Sono le cime di rapa il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Il raccolto disponibile sulla piazza evidenzia un buon livello qualitativo e la provenienza è principalmente nazionale: la maggior parte della merce arriva dalla Puglia e dalla Campania, con prezzi in linea con quelli delle annate precedenti.
Ipocaloriche e sazianti vantano diverse proprietà per la salute e il benessere dell’organismo. Innanzitutto, sono una buona fonte di minerali, calcio, fosforo e ferro, ma non mancano di vitamine (A, B2 e C). Grazie alla loro composizione, svolgono una preziosa azione antiossidante e vengono considerate utili per le donne in gravidanza perché contengono acido folico, che aiuta nella prevenzione di alcune malformazioni congenite. Inoltre, sono alleate contro l’anemia, proteggono e rinforzano le ossa, hanno una funzione disintossicante e aiutano il corpo a depurarsi dai metalli e dalle tossine.
Ma non è tutto: hanno una funzione energetica che le rende indicate per chi è convalescente e per chi sta affrontando periodi di stress. Secondo alcune ricerche, poi, contribuirebbero a prevenire la formazione di tumori al seno, stomaco, prostata, esofago, pancreas e colon, concorrerebbero a tenere sotto controllo la pressione, il colesterolo e il diabete, ma anche a proteggere l’apparato cardiocircolatorio.
In cucina vengono utilizzate per svariate ricette: si possono consumare stufate, cotte al vapore e per preparare le orecchiette, specialità della tradizione pugliese.
Sono ottime per il ripieno delle torte salate e come condimento per primi e secondi piatti, abbinandosi perfettamente con pastasciutta e risotto, salsiccia, carne bianca (pollo, faraona e tacchino), pesce, molluschi e crostacei.
Un consiglio: al momento dell’acquisto bisogna scegliere quelle ben compatte, con steli sodi e sottili, infiorescenze chiuse e senza parti gialle. Le migliori sono quelle che hanno le foglie consistenti e di colore verde brillante.
Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, proseguendo fra le verdure, si denota una buona qualità per i carciofi, che si possono acquistare a prezzi nella media per il periodo. L’areale produttivo di riferimento è quello sardo e gli esemplari maggiormente presenti sono con le spine, che da sempre sono i più richiesti sulla piazza orobica.
Arrivano soprattutto dalla Sicilia le melanzane, per le quali si annotano quotazioni in ribasso. Il livello qualitativo è soddisfacente e, accanto alla tipica varietà rotonda contraddistinta dalla buccia viola, si trovano quelle allungate e quelle chiare.
I fagiolini sono in gran parte marocchini: si registra un lieve ribasso del valore di mercato, mentre la qualità è stabile e rispecchia gli standards del periodo. È ormai poca, invece, la merce italiana: si tratta di una contrazione fisiologica dei volumi, dettata dall’andamento climatico e dal cambio di stagione.
Hanno provenienza soprattutto spagnola i peperoni: la qualità è buona e, per quanto riguarda il prezzo, considerando gli stessi livelli qualitativi, la varietà gialla ha un costo leggermente superiore rispetto a quella rossa. Questa differenza è dettata da una disparità dei quantitativi su cui si può contare al momento.
I pomodori provengono quasi esclusivamente dall’Italia meridionale: la qualità è buona e le quotazioni risultano leggermente in rialzo, soprattutto per le varietà a grappolo come il ciliegino e il datterino.
Sono superiori rispetto alla media del periodo le quotazioni delle zucchine: la qualità merita e il luogo d’origine principale è quello di Latina, accanto al quale vi è un buon prodotto siciliano.
Passando al reparto frutticolo, cominciando dagli agrumi, fra le arance un ruolo da protagonista spetta alla varietà Tarocco, che fa registrare prezzi in lieve calo. Questa tipologia, disponibile in tutti i calibri, arriva dall’Italia meridionale, in modo particolare dalla Sicilia. Oltre al raccolto nazionale si trova quello iberico, comunque di buona qualità.
Volge al termine la campagna delle clementine, reperibili a prezzi stabili rispetto alla scorsa settimana. La qualità è soddisfacente, in linea con il periodo, anche se risulta in fisiologico abbassamento in termini di sapore.
Sono stabili le quotazioni delle mele e delle pere: le prime arrivano in prevalenza dal Trentino mentre le seconde – Decana e Conference – dall’Olanda.
Per concludere, sulla piazza vi è uva Aledo, varietà tardiva spagnola, con prezzi nella media e qualità in grado di soddisfare la clientela.
LA RICETTA DELLA SETTIMANA
Torino di cime di rapa con patate
(da Quellochepiaceame)
Ingredienti per 4 persone
cime di rapa in foglie g 500
patate g 500
taleggio g 200
olio, burro, aceto
sale, pepe, aglio
1 filetto di acciuga sott’olio
Sbollentare per qualche minuto le cime di rapa e poi scolarle.
Sbollentare per 3 minuti in acqua salata e acidulata con 2 cucchiaiate di aceto le patate affettate e quindi scolarle.
Insaporire le cime di rapa strizzate in una padella con olio, acciuga e una fesa d’aglio (da togliere non appena rosolata), quindi salare e pepare.
Portare a cottura le patate in poco burro e olio. Imburrare leggermente 4 stampini (diametro cm 8 – altezza cm 5) e foderare il fondo con un disco di carta da forno.
Alternare patate, taleggio, cime di rapa, taleggio e finire con le patate.
Infornare a 180° per 15 minuti. Sfornare e, non appena possibile, sformare.
Variante
Aggiungere dei pomodorini tagliati a metà e 3-4 gambi di cime di rapa ridotti a pezzetti, saltati in poco olio, sale e basilico.
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