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Guida pratica al metaverso: cosa è e perché tutti ne parlano

Da qualche mese sentiamo parlare sempre più spesso di metaverso: con gli esperti di MisterGadget.tech proviamo a capirne di più

Da qualche mese ormai sentiamo sempre più spesso parlare del “metaverso”. Idee, notizie e novità arrivano da tutti gli ambiti: tecnologia, moda, intrattenimento… ma cosa ci sarà mai in questo metaverso? Perché tutti ne sono partiti alla conquista?

Abbiamo chiesto agli esperti di MisterGadget.Tech di spiegare in modo semplice cosa è il metaverso e le ragioni per cui all’improvviso tutti ne parlano.

Le basi: cos’è il metaverso?

Abbiamo iniziato a sentire parlare di Metaverso da quando, nell’ottobre 2021, Mark Zuckerberg ha annunciato il cambio del nome del suo colosso tech da Facebook a “Meta Platforms”. Una mossa che ne ha svelato gli intenti: essere i primi a dominarlo.

facebook metaverso

Nonostante per molti sia stato il primo approccio con il metaverso, questo concetto è nato nel 1992 con il romanzo distopico di Neal Stephenson, Snow Crash, il quale ha aperto la strada alla creazione di diversi mondi virtuali, tra fantascienza e realtà.

Da Matrix a Second Life, passando per Ready Player One, World of Warcraft e Fortnite: abbiamo visto nel tempo diverse idee e progetti che possono aiutarci a comprendere il metaverso.

Molti lo considerano sinonimo di cyberspazio, altri come l’evoluzione dell’internet che conosciamo in vero e proprio universo virtuale.

Raccontarlo con parole semplici non è facile, i tecnici potrebbero definirlo come una “rete massivamente scalabile e interoperabile di mondi virtuali 3D persistenti e accessibili contemporaneamente da un numero illimitato di persone”. Un insieme di ambienti virtuali con caratteristiche differenti: potremo trovarci in scenari fantastici e fantascientifici in cui vivere avventure in prima persona, o realisti in cui esplorare città ricostruite digitalmente, con i loro monumenti e negozi.

Ad oggi non abbiamo ancora un vero e proprio universo virtuale: al momento possiamo immaginarlo come tanti piccoli mondi, ognuno con le proprie caratteristiche e regole, che spesso non comunicano l’uno con l’altro. Probabilmente in futuro avremo un solo accesso per tutti questi “pianeti virtuali” che saranno tra loro integrati e comunicanti.

A cosa serve e quali attività potremo svolgere al suo interno

Il progetto del metaverso unisce dinamiche dei giochi di ruolo multigiocatore online, possibilità offerte dal cosiddetto Web 3.0 e tecnologie immersive. Potremo trovarci a guardare un tramonto seduti in riva al mare chiacchierando con amici, ad assistere ad un concerto di una star internazionale insieme ad altre migliaia di persone o in una sala riunioni virtuale a discutere del prossimo progetto con i colleghi.

Una caratteristica importante del metaverso sarà la socialità: nella visione di Zuckerberg vediamo un’evoluzione dei social network, i quali diventeranno molto più interattivi grazie ai nostri avatar mediante i quali comunicheremo e ci interfacceremo con gli altri.

Entreremo nel metaverso con una rappresentazione personale di noi stessi (avatar) e creeremo la nostra identità digitale, con una storia, titoli e oggetti da portare con noi. Le attività che potremo compiere gireranno intorno a intrattenimento, gioco, interazione sociale, educazione, ricerca e acquisti… ma non si limiteranno solo a queste, il limite è la fantasia!

Tre parole che ci aiutano a comprendere il metaverso

Ci sono 3 concetti relativi al mondo virtuale e tecnologico che è utile assimilare per comprendere quello che è e sarà in futuro il metaverso:

Realtà Virtuale

La Realtà Virtuale consiste in una tecnologia capace di “ingannare” i nostri sensi con un ambiente virtuale simile a quello reale, ma generato dai computer attraverso programmazione e ricostruzioni 3D. Insieme alla Realtà Aumentata, sarà un possibile punto di accesso al metaverso: indossando il visore o gli occhiali appositi entreremo nel mondo virtuale. Il visore ideato da Meta di Zuckerberg si chiama Oculus Quest: l’obiettivo dell’azienda è diffonderlo il più possibile, rendendo questa tecnologia accessibile a sempre più persone fino a renderla “di massa”.

Criptovalute

Nel metaverso si prospetta la nascita di una vera e propria economia virtuale, con appositi mezzi, trend e… monete! Questo universo virtuale apre le porte a nuovi mercati in cui gli utenti potranno acquistare e vendere beni e servizi utilizzando anche le criptovalute. Si tratta letteralmente di valute virtuali prive di corrispettivo fisico, le quali rappresentano digitalmente un valore e possono quindi essere utilizzate come mezzo di pagamento o a scopo di investimento. Un concetto piuttosto complicato che crediamo sia importante conoscere per comprendere il futuro del metaverso.

Ambiente immersivo

Un ambiente immersivo viene definito tale quando trasporta l’utente in un’esperienza che coinvolge i sensi e la percezione, fino a farci credere di essere davvero in un altro mondo, come se fossimo lì con il nostro corpo. Lo strumento più utile a questo scopo è la Realtà Virtuale, provvista non solo di visore ma anche di tute e guanti in grado di farci percepire sensazioni su tutto il corpo.

Attenzione, l’immersività è l’obiettivo finale: al momento non siamo nemmeno vicini al raggiungimento di stati simili, sia per mancanza di tecnologie così fini sia per il livello di prontezza delle persone.

Il nuovo Internet sarà embodied, coinvolgerà cioè il nostro corpo, i nostri sensi, le emozioni e le sensazioni.

Si parla di “fenomeno di massa”, soprattutto nella visione di Zuckerberg ma la realtà, almeno per il momento, è molto diversa. Si parla, talvolta, della necessità di un lasso di tempo che va dai 5 ai 10 anni per lo sviluppo concreto di un progetto di questa portata.

Ci saranno diversi ostacoli da superare per rendere il metaverso davvero accessibile a tutti.

Sempre più persone riusciranno ad accettare la Realtà Virtuale e ad utilizzarla in modo naturale? Quanto ci vorrà per sviluppare concretamente un intero universo che integri i diversi mondi virtuali in cui possiamo accedere al momento?

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