L’appuntamento col diario quotidiano con Simona Pergreffi, senatrice della Lega, che ci rende partecipi degli umori di Montecitorio al terzo giorno di elezioni del presidente della Repubblica, conclusa con una nuova fumata nera.
Anche oggi nulla di fatto, da domani, giovedì, con l’abbassarsi del quorum inizia il vero conteggio. E la vera partita.
Intanto l’atmosfera si scalda.
Dall’emozione dei primi due giorni al terzo subentrano un po’ di preoccupazioni e si infittiscono le trattative.
Tra il Transatlantico, trasformato in una sorta di cella frigorifera per via dei giganteschi finestroni spalancati per aereare i locali, e il grande gazebo trasparente al centro del cortile, questo invece con funghi riscaldanti, è una selva di capanelli.
Ma, mentre i capannelli dei primi giorni erano divisi ordinatamente per schieramenti politici, o provenienza territoriale, ora è tutto mischiato.
Ora è un cercare di carpire dai colleghi degli altri partiti (e del grosso contenitore del gruppo misto) le impressioni, le intenzioni… insomma ogni singolo parlamentare è un inviato speciale in cerca di scoop!
O anche un pontiere se non addirittura il promotore di questo o quel candidato.
I più ricercati per i selfie sono il senatore Pier Ferdinando Casini e la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati.
Gli altri nomi sul piatto non siedono in Parlamento: vogliamo mettere avere una foto da utilizzare in un possibile futuro molto vicino per dire “beh, io e il Presidente della Repubblica ci conosciamo molto bene, siamo amici”?

Moda che, a dire il vero, era già iniziata all’ultima seduta della settimana passata con il ministro Marta Cartabia.
Una volta usciti da Montecitorio le scene si ripetono simili nei ristoranti dei dintorni. Qui però la differenza è tra chi si vuol far notare, mandando messaggi su possibili accordi, e pranza all’aperto, con una temperatura non certo confortevole, e chi invece si apparta in qualche saletta riservata…
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