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Giornata della memoria

Treviglio, una pietra d’inciampo in memoria di Rachele Lea Stern

In occasione della Giornata della Memoria, a Treviglio sarà posata una pietra d’inciampo in memoria di Rachele Lea Stern Mänas, cittadina trevigliese deportata e assassinata ad Auschwitz nel 1944

Treviglio. In occasione della Giornata della Memoria, a Treviglio sarà posata una pietra d’inciampo in memoria di Rachele Lea Stern Mänas, cittadina trevigliese deportata e assassinata ad Auschwitz nel 1944. La cerimonia si svolgerà mercoledì 26 gennaio alle 12 in piazza Manara.

Le pietre d’inciampo (“stolpersteine”) sono un’idea di Gunter Demnig. Dal 1990 l’artista tedesco si è impegnato nella costruzione del più grande monumento diffuso d’Europa: sanpietrini ricoperti da una lastra d’ottone cementati davanti alle case delle vittime del nazifascismo e recanti il nome, la data di nascita, quella di arresto e di deportazione, il campo, il luogo e la data di morte.

Le vite spezzate dalla violenza nazifascista, interrompono il flusso della quotidianità di metropoli, città e paesi e il nome di uomini e donne diventa la radice di un’Europa che dice “no” alla dittatura, al razzismo, alla violenza della guerra, all’ideologia della purezza. Al progetto politico che i nazifascisti avevano ideato per l’Europa si oppone la forza di quelle vite cancellate e che a noi si rivolgono come stimolo di conoscenza e consapevolezza.

Il Comune di Treviglio ha aderito al progetto e si è unito al tavolo di lavoro composto da Comune di Bergamo, Comune di Ambivere, Ranica, Schilpario, Provincia, ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia), Museo delle Storie, Associazione Italia-Israele e ISREC (Istituto Bergamasco per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea) nel ruolo di curatore del progetto.

A questi si aggiungono: Atena, Amici di Gabry, Casa delle Donne, Casa Famiglia, CIF (Centro italiano femminile), Ci sono anch’io, Come noi, Soroptimist, Trasporto Solidale, CISL, CGL, Gruppo Scout Treviglio. Alla cerimonia sono state invitate anche le scuole del territorio.

Sempre in occasione della Giornata della Memoria, l’assessorato alla Cultura del Comune di Treviglio ha promosso due spettacoli. Il primo si svolgerà mercoledì 26 gennaio alle 21 presso il TNT: “Lydia tra le nazioni” a cura del Teatro de Gli Incamminati ripercorre la vita di Lydia Gelmi Cattaneo, prima bergamasca con il riconoscimento di Giusta tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei tra il 1943 e il 1945.

Giovedì 27 gennaio alle 20.30, in collaborazione con Anpi, Associazione Clementina Borghi e UDI (Unione donne in Italia) “Velia Sacchi” sarà proiettato il film “Portico d’Ottavia” del regista Franco Leo. Tratto dall’omonimo libro di Anna Foa, il film offre uno spaccato del rastrellamento degli ebrei del ghetto di Roma, avvenuto il 16 ottobre 1943 ad opera delle truppe tedesche della Gestapo con la collaborazione del regime fascista. La proiezione sarà seguita da un’intervista alla Foa realizzata dal regista del film.
Per partecipare ai due spettacoli è necessario prenotarsi qui.  Si ricorda che per accedere al teatro occorre esibire il green pass rafforzato e indossare la mascherina FFP2.

Biografia di Rachele Lea Stern Mänas

Rachele Lea Stern nasce a Tarnopol, in Polonia, l’11.09.1889. Vienna è la sua città d’adozione: qui si sposa con Simon Mänas, originario di Galtz (Romania), e qui diventa mamma di cinque figlie: Charlotte, Stella, Karoline, Blanka e Cecilia.
Nel 1938 l’occupazione nazista dell’Austria rende i Mänas cittadini tedeschi e quindi perseguitati sulla base delle leggi razziste vigenti nel Reich. Rachele diventa nonna di Nenry, figlio di Blanka, nato il 15 maggio dello stesso anno. La famiglia decide di espatriare: Stella e il marito fuggono in Uruguay, Rachele insieme al marito, alla figlia Cecilia e alla famiglia di Blanka raggiungono Milano. Qui vive la figlia Charlotte che, in Italia già dagli anni Trenta, è un’artista affermata. È l’ottobre 1938 e le Leggi per la difesa della razza stanno entrando in vigore: gli ebrei stranieri sono le prime vittime.
Con l’entrata in guerra dell’Italia, il marito e il genero di Rachele sono internati a Civitella della Chiana, mentre le donne restano a Milano. Nel dicembre 1941 la famiglia di Blanka ottiene un visto per gli USA. Rachele chiede di raggiungere il marito e insieme a Cecilia sono ad Agropoli e poi a Polla (Sa), dove li raggiunge anche Charlotte.
Nel febbraio 1942 ottengono un trasferimento a Treviglio ed è qui che Rachele e il marito sono arrestati nel dicembre 1943 e portati nel carcere di piazza Setti, dove il 30.01.1944 Simon muore per emorragia cerebrale.
Non abbiamo date certe sul trasferimento di Rachele a Fossoli e il suo invio ad Auschwitz, da cui non farà più ritorno. È certo che quando, il 16.05.1944, nella casa di Treviglio si procede all’inventario per la confisca dei suoi beni, Rachele è già lontana e quell’elenco resta oggi l’unica traccia che conserviamo di lei in bergamasca.

Generico gennaio 2022
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