“Siamo in una situazione delicata e con numeri ancora crescenti per quel che riguarda l’incidenza d’infezioni, ma la crescita percentuale dell’ultima settimana è stata inferiore alla precedente e negli ultimi giorni vi sono evidenze di chiara decelerazione della curva epidemica, in linea con quanto osservato in altri Paesi”. Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts), Franco Locatelli.
L’esperto bergamasco ha anche parlato della pressione sulle strutture sanitarie, decisamente aumentata nelle ultime settimane. Il rischio da scongiurare è di danneggiare i pazienti con patologie differenti dal Covid riducendo il numero di procedure mediche o chirurgiche. A questo rischio può contribuire anche l’elevato numero di contagi tra gli operatori sanitari.
“Non possiamo però parlare di ospedali vicino al collasso” ha detto Locatelli, ricordando che “nelle passate ondate come quella dello scorso inverno abbiamo avuto, pur in assenza di varianti così contagiose, numeri doppi di ricoverati sia nelle aree mediche sia nelle rianimazioni. È il frutto del largo numero di vaccinazioni effettuate – sottolinea -: quasi 120 milioni di dosi somministrate e 26 milioni di persone che hanno ricevuto la dose booster sono numeri straordinari e hanno consentito di proteggere largamente dal rischio di malattia grave o addirittura fatale gli italiani”.
La mappa del Cnr
L’epidemia segue andamenti diversi nelle 107 province italiane, 7 delle quali sono al picco e 28 lo hanno già raggiunto. Tra queste c’è anche Bergamo, secondo le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M.Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), basate sulle differenze settimanali della curva dell’incidenza dei positivi totali sui territori.
Hanno già raggiunto il picco: Chieti, Catanzaro, Vibo Valentia, Rimini, Viterbo, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Verbano-Cusio-Ossola, Sassari, Caltanissetta, Enna, Messina, Trapani, Firenze, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena, Perugia, Terni
Sono attualmente al picco: Pescara, Potenza, Roma, Brescia, Como, Ragusa, Arezzo
In crescita frenata: L’Aquila, Teramo, Matera, Crotone, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Pordenone, Trieste, Frosinone, Latina, Rieti, Mantova, Sondrio, Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Cagliari, Nuoro, Agrigento, Catania, Palermo, Siracusa, Grosseto, Livorno, Trento, Aosta, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona
In crescita lineare: Bolzano, Cosenza, Reggio Calabria, Benevento, Caserta, Salerno, Gorizia, Udine, Campobasso, Isernia, Oristano, Belluno, Vicenza
Crescita in forte aumento: Avellino, Napoli, Piacenza, Genova, Imperia, La Spezia, Savona, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro e Urbino, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Sud Sardegna
commenta