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La riflessione

Manzullo (Cisl): “Covid, si ritorna a scuola in sicurezza?

Paolo Manzullo, segretaria generale di Cisl Scuola Bergamo, scrive questa riflessione alla vigilia di lunedì 10 gennaio 2022, quando riapriranno tutte le scuole nel corso di una nuova impennata di contagi da Covid 19

Paolo Manzullo, segretaria generale di Cisl Scuola Bergamo, scrive questa riflessione alla vigilia di lunedì 10 gennaio 2022, quando riapriranno tutte le scuole nel corso di una nuova impennata di contagi da Covid 19. 

In questo inizio 2022 tutta la comunità scolastica, ma in particolare il personale che quotidianamente si trova sul campo a gestire i percorsi formativi (Dirigenti, Docenti e ATA), si vede costretta a registrare le conseguenze della mancanza scelte politiche in grado di guardare lontano e mettere in atto gli strumenti adeguati a far fronte alle prevedibili evoluzioni delle situazioni.
Noi Cisl Scuola di Bergamo, senza tema di essere smentiti, già da aprile dello scorso anno, per evitare nuove chiusure, e riaprire in sicurezza, abbiamo richiamato l’attenzione sulla necessità di interventi urgenti per le nostre scuole denunciando la mancata implementazione dei trasporti pubblici, l’assenza di sistemi di depurazione dell’aria nelle aule, l’esigenza del tracciamento dei contagi e dell’aggiornamento dei protocolli.

Bene: i decisori politici si sono completamente distratti dai problemi sollevati dalla realtà delle scuole e, cicale d’estate, e apparentemente laboriose, ma poco produttive, formiche invernali, stanno prolungando fino all’esasperazione il periodo che, di norma, viene definito emergenziale.
E così, nonostante il decisivo apporto della Scienza, che in tempi inimmaginabili ha messo in campo il vaccino, è stato consegnato al virus Covid 19 il potere di impadronirsi delle vite di tutta la comunità.

Ma fino a quando è possibile andare avanti di questo passo? Ci vogliono proprio convincere che nell’età dell’incertezza anche l’attesa di una “nuova normalità”, sia una pia illusione?

Ancora una volta la nostra Segretaria Generale della Cisl Scuola Nazionale, Maddalena Gissi, a più riprese, ha richiamato il Governo ad una doverosa valutazione dei possibili rischi:
“Non sono state assunte misure per accompagnare la riapertura con presidi sanitari e corsie preferenziali per le scuole. Lo abbiamo chiesto dal primo momento: se ci fossero gazebo della protezione civile o mezzi attrezzati dell’esercito assegnati solo allo screening nelle scuole, forse si potrebbero prevenire quarantene inutili e tracciamenti infiniti”, e le famiglie ad assicurare “la massima collaborazione, anzitutto favorendo la più ampia copertura vaccinale … e ponendo “un limite a ritrovi pomeridiani e aggregazioni […] facendosi parte attiva perché si realizzino, anche a partire dai comportamenti personali, condizioni che limitino i fattori di rischio aumentando il livello di sicurezza per lo svolgimento in presenza delle attività didattiche”.
Ha, inoltre, sottolineato come “I dirigenti non possono essere lasciati soli a gestire una situazione oltremodo complessa, nella quale entrano in gioco fattori diversi, dalle norme sulla privacy al diritto all’istruzione, sui quali non si può procedere per improvvisazioni”.

Che fare di più? Sappiamo bene che in una società complessa non possono esistere soluzioni semplificate: per questo vogliamo continuare a sperare che il Governo, dopo le tante pressioni, si apra all’ascolto, al dialogo sociale e non si limiti a dichiarazioni volte solo a gettare fumo negli occhi come, ad esempio, che la scuola deve essere aperta perché è un baluardo per la democrazia.
A tutti Voi, nella certezza che il senso di responsabilità Vi porterà ad assumere tutte le precauzioni previste per evitare rischi di contagio, noi ribadiamo la nostra vicinanza e disponibilità ad accogliere eventuali esigenze che vorrete avanzare.

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