Roma. “Saluto i cresimandi di Romano di Lombardia, con i genitori e i catechisti”. Con queste parole Papa Francesco ha concluso l’Angelus di giovedì 6 gennaio, giorno dell’Epifania, rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza San Pietro a Roma.
Tra loro anche un gruppo di ragazzi bergamaschi che quest’anno riceveranno il sacramento della Santa Cresima e che ha accolto con grande emozione il saluto di Bergoglio a loro rivolto.
Nel giorno in cui la Chiesa universale celebra la solennità dell’Epifania del Signore, Francesco ha citato i Re Magi che raggiunsero la grotta in cui era nato Gesù per portare lui oro, incenso e mirra. “Avrebbero potuto protestare: “Tanta strada e tanti sacrifici per stare davanti a un bambino povero?” – ha detto il Papa – eppure non si scandalizzano, non rimangono delusi. Non si lamentano, ma si prostrano”.
“Ieri, come oggi – prosegue Francesco – prostrarsi davanti a un’autorità che si presentava con i segni della potenza e della gloria” era una cosa “abituale”, non certo riservato ad un bambino povero con la sua mamma. Ed è qui, che la vera ricchezza dei Magi si svela e sorprende”.
Poi i saluti finali, compreso quello ai giovani romanesi (Clicca qui):
“Cari fratelli e sorelle, oggi il pensiero va ai fratelli e alle sorelle delle Chiese Orientali, sia cattoliche sia ortodosse, che celebrano domani il Natale del Signore. Ad essi rivolgo con affetto i migliori auguri di pace e di ogni bene: Cristo, nato dalla Vergine Maria, illumini le vostre famiglie e le vostre comunità! Fratelli e sorelle, tanti auguri!
L’Epifania è in modo speciale la festa dell’infanzia missionaria, cioè di quei bambini e ragazzi – sono tanti, in vari Paesi del mondo – che si impegnano a pregare e a offrire i loro risparmi perché il Vangelo sia annunciato a quanti non lo conoscono. Voglio dire a loro il mio grazie: bambini e bambine, grazie!, e ricordare che la missione comincia con la testimonianza cristiana nella vita di tutti i giorni.
A questo proposito, incoraggio le iniziative di evangelizzazione che prendono spunto dalle tradizioni dell’Epifania e che, nella situazione attuale, utilizzano vari mezzi di comunicazione. Ricordo in particolare l’evento “Corteo dei Re Magi” che si svolge in Polonia.
E oggi saluto tutti voi, romani, e pellegrini venuti dall’Italia e da diversi Paesi. Saluto i cresimandi di Romano di Lombardia, con i genitori e i catechisti. E a tutti auguro una buona festa. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci”.
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