Obbligo vaccinale per tutti dai 50 anni in su, fino al 15 giugno. E ancora: Super Green Pass sul posto di lavoro per chi ha compiuto 50 anni e obbligo di sottoporsi al vaccino per chi ha superato la soglia dei 50 anni ed è senza lavoro. Niente Super Green Pass, però, per l’accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e agli uffici pubblici: per questi basterà il certificato base, quello che si ottiene anche con il tampone negativo.
Su quest’ultimo punto il governo Draghi ha fatto marcia indietro durante il consiglio dei ministri, dopo che i leghisti Massimo Garavaglia ed Erika Stefani si erano detti pronti a votare contro. Tra litigi e mediazioni, poco dopo le 20,30 di mercoledì 5 gennaio è stato approvato all’unanimità l’ennesimo decreto per tentare di frenare i contagi da Covid, in costante aumento a causa dell’impatto della variante Omicron.
L’altra misura sulla quale si punta per contenere la curva del Covid è il ricorso allo smart working. Il governo, attraverso i ministri per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e del Lavoro, Andrea Orlando, ha firmato una circolare per sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a usare pienamente gli strumenti di flessibilità che le discipline di settore già consentono sul ricorso allo smart working.
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