A partire dal 25 dicembre 2021 e fino al 31 gennaio 2022 il DL 221/2021 ha introdotto l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, anche in zona bianca.
Sempre a partire dal 25 dicembre 2021 e fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 per frequentare spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tali luoghi, diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, e per il medesimo periodo di tempo, è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.
Intanto però la legge della domanda e dell’offerta fa schizzare in alto i prezzi delle mascherine Ffp2 e dei test del tampone, sia antigenici che molecolari. E mentre il governo pensa di calmierare i prezzi dei dispositivi di protezione individuale diventati obbligatori sui trasporti pubblici e durante la quarantena, le cronache raccontano di costi che arrivano a 3 o addirittura a 7 euro.
Permane, sull’intero territorio nazionale, l’obbligo di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalla propria abitazione
Non sono obbligati ad indossare la mascherina i bambini al di sotto dei 6 anni, o i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso della mascherina e le persone che devono comunicare con loro.
Non è obbligatorio l’uso della mascherina nemmeno per coloro che svolgono attività sportiva.
In presenza di persone non conviventi, è fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private.
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