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Confcooperative Bergamo

L'iniziativa

Confcooperative: Machine learning, Ai e ricerca per l’innovazione sanitaria e socio-assistenziale

Intelligenza artificiale e Machine learning, teleassistenza e, più in generale, tecnologie all’avanguardia: la proposta sanitaria e socio-sanitaria delle cooperative bergamasche è sempre più innovativa

Intelligenza artificiale e Machine learning, teleassistenza e, più in generale, tecnologie all’avanguardia: la proposta sanitaria e socio-sanitaria delle cooperative bergamasche è sempre più innovativa e capace di intercettare nuovi bisogni, mettendo a punto soluzioni inedite in campi che spaziano dalla genetica alla psicologia, dalla riabilitazione alla salute mentale.

“Confcooperative Bergamo e CSA Coesi – afferma il segretario generale, Lucio Moioli – credono molto nell’innovazione e per questa ragione sosteniamo le cooperative nell’accesso a tutti gli strumenti a disposizione per favorire questo sviluppo. Molte sono le esperienze virtuose a partire, ad esempio, dalle tecnologie assistive nell’ambito della disabilità, che da alcuni anni stiamo portando avanti insieme all’Università degli Studi di Bergamo, proponendo percorsi formativi e creando le condizioni per le sperimentazioni sul campo”.

Confcooperative Bergamo, inoltre, è membro di I&T Hub – Innovation & Technology Hub Impresa e Territorio di cui Moioli è coordinatore: “In quest’ambito – sottolinea – stiamo partecipando alla candidatura che l’Università degli Studi di Milano, insieme a vari partner, sta predisponendo in vista della costituzione di un Edih, European Digital Innovation Hub, che avrà la particolarità di essere concentrato sulle Scienze della vita. In favore delle cooperative e start up innovative è, poi, aperto il Social Tech, il contest per Cooperative innovative e start-up promosso da Fondazione Cascina Triulza che prevede premi e servizi di accompagnamento. 

Counseling genetico e supporto psicologico online

La vocazione all’innovazione è confermata anche dalle iniziative delle singole realtà aderenti a Confcooperative. Come il progetto di Kaleidos: “La digitalizzazione, – spiega il presidente Marco – già in essere da anni, ha naturalmente avuto una forte spinta a seguito dell’emergenza pandemica e per la necessità di creare un’offerta in linea con il nuovo contesto, a partire dall’assistenza fino ad arrivare a campi sempre più innovativi”. Il riferimento è a Genome Access, piattaforma digitale dedicata a migliorare la conoscenza nel campo delle malattie genetiche e l’assistenza di chi si trova ad affrontarle: “Si tratta della prima piattaforma di questo tipo in Europa – sottolinea – e propone un counseling genetico virtuale. Si rivolge a pazienti con diagnosi di malattia genetica o con rischio di svilupparne una per familiarità, oppure chi ha ottenuto risultati di un test del Dna e ha necessità di informazioni”.

Elementi caratterizzanti di Genome Access, che verrà presentato anche all’Expo Dubai, sono la fruibilità e la sicurezza informatica: “Attraverso il Machine Learning e l’analisi sistematica di dati la consulenza diventa ancor più veloce, perché l’intelligenza artificiale aiuta il medico a trovare correlazioni, evidenziare terapie e percorsi di prevenzione ottimizzati per ciascuno. Inoltre, il margine d’errore è pressoché annullato”. In un unico ambiente online sono presenti aree con video tutorial e chatbot genetico, la tele-genetica, l’automatizzazione della raccolta e dell’analisi dei dati e l’acquisizione digitale del consenso informato”.

Kaleidos è stata appena insignita di una menzione speciale da parte di Unioncamere per il contributo nella digitalizzazione a impatto sociale ed è anche coinvolta in un progetto nazionale per garantire supporto psicologico online: “In questo caso la tecnologia consente di migliorare la fruibilità dei servizi e di abbattere il rischio di contagio”, conclude Crimi. 

Ricerca e innovazione per il futuro della riabilitazione

Alp Life, start up nata da un’iniziativa del Gruppo IN il quale raccoglie l’esperienza socio-sanitaria delle cooperative Contatto, La Bonne Semence e ProgettAzione, si concentra invece su pazienti con mielolesioni e cerebrolesioni acquisite in fase cronica, ma non solo: “Gruppo IN – spiega il coordinatore della Rete, Giovanni Faggioli –  opera sul territorio vallare e non, generando una rete di servizi tale da accompagnare gli utenti in un percorso completo:  dall’esperienza in struttura residenziale, all’inserimento nel mondo del lavoro e alla sperimentazione dell’autonomia abitativa tramite progetti di Residenzialità Leggera e Housing Sociale”. Da questa esperienza è nata l’idea di creare un modello di cura e assistenza post-ospedaliera per persone che si trovano in condizioni di disabilità fisica, psichica, sensoriale e comportamentale: “Questa scelta – spiega – è legata al fatto di aver spesso pazienti con doppie diagnosi, cioè con deficit cognitivo e disturbo del comportamento. Si tratta di persone che a oggi non possono essere collocate nelle comunità psichiatriche né nelle comuni RSD. Inoltre, la nostra ricerca conferma che avere un approccio trasversale assicura migliori risultati terapeutici”.

Il progetto comprende un’area indoor da 500 metri quadrati e un’area outdoor con percorsi di cura integrati con l’ambiente circostante: “La tecnica applicata è la Sci Scape Neurorehabilitation – sottolinea Faggioli – attraverso l’attrezzatura brevettata Easy Gait System. Prevede un percorso rettilineo e pianeggiante, oltre a un percorso curvilineo con pendenze al fine di simulare in modo più reale il movimento all’aperto”. E grazie alla location in alta valle, con la supervisione di medici e figure professionali specializzate, ma anche di neuro-psicologi, la terapia prosegue, poi, nel bosco”. Il legame con il territorio è molto forte e sono attese ricadute significative: “L’obiettivo è anche favorire lo sviluppo dell’area montana, in via di spopolamento, a partire dalla messa a disposizione di 40 posti di lavoro quando la struttura sarà a pieno regime”, conclude Faggioli.  

Social Tech

Al fine di supportare iniziative innovative, è aperto Social Tech, contest di Fondazione Triulza, organizzato in partnership con Fondosviluppo, Coopfond e Generalfond, rivolto a cooperative e start up. Sono previsti finanziamenti e la possibilità di partecipare, il 9 e 10 febbraio, alla terza edizione del Social Innovation Campus 2022 che avrà come tema “Social Tech per le Comunità del Futuro”.

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