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Villa d’adda

Ars Aedificandi ristruttura facciata e coperture della storica Torre Velasca di Milano

Con 24 milioni di euro di valore della produzione, registrato nel 2020, il giro d’affari civilistico dell'impresa edile di Villa d'Adda in un solo anno cresce del 22%

Villa d’Adda. Affidati alla Ars Aedificandi di Villa d’Adda i lavori di ristrutturazione delle facciate e della copertura dell’edificio “Torre Velasca”, uno dei grattacieli più importanti di Milano, monumento immobiliare tra i più iconici nel cuore del capoluogo lombardo. Il piano di ristrutturazione prevede il restauro degli esterni originali per mantenere l’iconica facciata. I lavori saranno completati nel 2023.

La prestigiosa commessa dell’impresa edile bergamasca è indicata nel terzo Rapporto Classifiche “Le prime 50 imprese di costruzioni dell’edilizia privata”, edito dalla nota società di ricerca Guamari e curato dal professor Aldo Norsa, che segnala come Ars Aedificandi abbia guadagnato due posizioni – 46esima – proseguendo il trend positivo che ha caratterizzato gli ultimi cinque anni e, con 24 milioni di euro di valore della produzione registrato nel 2020 il giro d’affari civilistico, sia aumentato del 21,8 per cento.

Ars aedificandi Villa d’adda

 

Alla significativa crescita del fatturato (tutto in edilizia privata con prevalenza della residenziale nuova) corrispondono i maggiori ebitda ed ebit del quinquennio (ma non l’utile).

Ars Aedificandi lavora esclusivamente in edilizia privata, per conto terzi, a livello nazionale, con un sempre maggior presidio del mercato milanese, mentre colpisce l’assenza di lavori nell’area bergamasca.

Il rapporto evidenzia come il core business dell’impresa edile di Villa d’Adda sia l’edilizia residenziale, pur scesa da una quota del 90 al 75 percento, mentre la restante attività è divisa tra ricettivo (15%) e industriale/logistica (10%). Le nuove realizzazioni sono predominanti (75%) ma nell’ultimo anno si registra un lieve aumento delle ristrutturazioni (dal 20 al 25%).

Nel 2020 il conto economico mostra i maggiori ebitda ed ebit del quinquennio (entrambi raddoppiati rispetto al 2019), mentre l’utile netto sconta un calo annuo del 44,1 percento. Lo stato patrimoniale evidenzia dati in miglioramento con l’indebitamento finanziario netto che rispetto al 2019 si riduce del 29,1%, risultando anche più ampiamente coperto dal patrimonio netto in crescita del 21,7%.

A sua volta – si legge nel rapporto – il portafoglio ordini (più 19 percento) registra il massimo valore dei cinque anni in esame grazie a 21 milioni di nuove commesse (più 75% rispetto al 2019) tra cui si segnalano a Milano: tre edifici residenziali (parte di un complesso di sette) per conto di Domoservice Lombardia in zona Crescenzago (13 milioni), l’ampliamento di uno stabilimento industriale a Monza per conto della società farmaceutica Pantheon Italia (da 4 milioni) e, di particolare prestigio, come anticipato, i lavori per conto di Hines Italy (e Prelios) di ristrutturazione della facciata e delle coperture della storica Torre Velasca su progetto di Asti Architetti (3 milioni).

Il rapporto si conclude sottolineando come dopo tre anni di assoluta stabilità la forza lavoro dell’impresa edile bergamasca aumenta del 17,5% (confermando la presenza per il quarto anno di un solo dirigente) con una crescita del 26,1 per cento del costo del personale.

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