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Al quirinale

Mattarella consegna il Tricolore a Sofia Goggia, portabandiera a Pechino

Molta emozione all'incontro con il Presidente della Repubblica: "Quando mi ero infortunata poco prima dei Mondiali di Cortina lei mi chiamò e mi esortò di guardare oltre. Ho seguito il suo consiglio"

Bergamo. I prossimo 4 febbraio Sofia Goggia porterà il Tricolore nel corso della cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali e questa mattina ha ricevuto la bandiera direttamente dalle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nonostante le sedici vittorie conquistate in Coppa del Mondo, la finanziera orobica sarà chiamata a rappresentare l’intero Paese all’interno dello Stadio Nazionale di Pechino. Un momento particolarmente importante per la carriera della 29enne bergamasca che, dopo aver conquistato quattro anni fa l’oro in discesa libera, avrà gli occhi puntati di milioni di italiani che attendono una sua nuova impresa.

Molta emozione da parte della campionessa olimpica all’incontro con il Presidente.  “Mi piace pensare che questo ruolo di portabandiera non sia partito solo da Pyoengchang, ma dalla chiamata ricevuta a febbraio quando mi ero appena infortunata poco prima dei Mondiali di Cortina. Lei mi chiamò e mi esortò di guardare oltre e che sarebbero stati traguardi lontani come la spedizione di Pechino 2022 – ha detto a Mattarella -. Guardando nel mio cuore lei mi spinse ad andare oltre gli ostacoli che avrei incontrato sul mio percorso. Ho seguito il suo consiglio per cui, quando ho ricevuto la chiamata del presidente Malagò, mi sono emozionata, ma al tempo stesso ho avuto anche un po’ di paura. Questo ruolo non vuol dire soltanto sventolare la bandiera alla cerimonia d’apertura, ma esser garante di valori etici e sportivi da adottare in qualsiasi momento della vita”

Accompagnata al Quirinale dallo sciatore paralimpico Leonardo Bertagnolli, Sofia Goggia ha ricevuto i complimenti dal Capo dello Stato, che ha sottolineato quanto lo sport possa essere considerato un fattore d’unione.

“Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono una grande occasione, ma ciò che conta è soprattutto come le affronterete, in particolare con valori come lealtà, confronto e volontà di superarsi per fare ancora una volta al nostro paese – ha sottolineato il Presidente -. In questo periodo così complesso avete rappresentato una speranza e una forma di ottimismo per l’intera nazione, confermando la fantasia e la creatività che contraddistingue gli italiani e che vi ha consentito di allenarvi e mantenere la forma fisica nonostante diversi ostacoli. Tutto ciò ha consentito di superare quei cliché che in Europa sono ancora duri a morire e che vedono gli italiani come un popolo indisciplinato”.

I numerosi successi di Sofia Goggia sono rimasti impressi nella mente anche del presidente del Coni Giovanni Malagò il quale non ha mai avuto alcun dubbio ad affidare questo importante ruolo alla “regina della velocità” italiana così come a Michela Moioli, che vestirà i panni di portacolori nella cerimonia di chiusura.

“Sofia ha meritato questo ruolo dopo aver vinto in Corea la discesa libera e, come avvenuto già in passato, abbiamo sempre voluto offrire questo riconoscimento a coloro che hanno vinto il massimo alloro olimpico – ha sottolineato il numero uno dello sport azzurro -. Inedita è stata la decisione di assegnare a monte la nomina per la cerimonia di chiusura che vedrà il sindaco di Pechino consegnare la bandiera del CIO a quelli di Milano e Cortina, assegnando all’Italia il compito di organizzare la rassegna a cinque cerchi e per questo momento si è scelta Michela Moioli, che ha vinto il terzo oro a Pyeongchang”.

In attesa di poter raggiungere la Cina, le due campionesse orobiche avranno modo di allungare ulteriormente la striscia di vittorie che ha accompagnato il Bel Paese nel 2021 con la speranza di ampliare ulteriormente il bottino conquistato sinora e ampliare al tempo stesso il numero di aderenti all’attività sportiva.

“La medaglia a cui dovreste farvi ispirare è quello di emozionare un ragazzo o una ragazza che vedendovi sul podio vorranno emularvi – ha confessato la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Valentina Vezzali -. Se dopo aver seguito le vostre imprese alcuni di loro vorranno seguire le vostre orme, significa che avrete centrato l’obiettivo e investito sul futuro del nostro paese”.

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