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Il discorso

Benemerenze e medaglie d’oro, il sindaco Gori: “Bergamo, non ti disunire”

Il discorso del primo cittadino al teatro Donizetti: "Stasera raccontiamo la nostra città oltre la pandemia, con lo sguardo rivolto al futuro"

Bergamo. Raccontare Bergamo, attraverso le gesta e le qualità dei suoi benemeriti, oltre la vicenda della pandemia, con lo sguardo rivolto al futuro.

Il sindaco Giorgio Gori ha aperto la cerimonia della consegna delle medaglie d’oro e delle civiche benemerenze, andata in scena mercoledì sera al Teatro Donizetti, cercando di guardare avanti.

“Bergamo cresce più della Lombardia, che cresce più dell’Italia, che cresce più della media europea. I valori della produzione industriale e delle esportazioni sono superiori a quelli del 2019. Hanno ripreso bene anche i servizi, il commercio e il turismo. La disoccupazione è sotto il 3%, il valore più basso in Italia. Sicché la fotografia di questa fine del 2021 ci coglie così, sospesi tra una corsa che ha dell’incredibile e l’incertezza da cui non riusciamo a liberarci”, ha dichiarato.

Un accenno all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime, che si ripercuotono sul mondo del lavoro “caratterizzato da forti contraddizioni: da un lato abbiamo migliaia delle nostre imprese che faticano a trovare personale; dall’altro continuiamo ad avere bassi tassi di occupazione femminile, un numero significativo di neet e dati preoccupanti sulla dispersione scolastica. Colpisce la precarietà che caratterizza una fetta sempre più estesa delle posizioni lavorative, così come il basso livello salariale che le accompagna”.

Tra le soluzioni c’è un maggiore investimento nella formazione, il sostegno della trasformazione del lavoro indotta dal digitale e dalla sostenibilità ambientale e l’aggiornamento delle competenze di chi già lavora.

Il periodo che stiamo vivendo è caratterizzato da un lato dalla fragilità “che deriva dall’accresciuta frammentazione del corpo sociale, dai nuclei familiari ridotti e dispersi, da una popolazione che invecchia e dalla solitudine che segna la condizione di tanti nostri concittadini. L’unica cura, non facile, ci pare possa venire da un grande impegno nella ricostruzione di legami, nel segno della prossimità”.

Dall’altro lato ci sono le grandi opportunità offerte dal grande investimento che l’Europa ha deciso di destinare all’Italia e alla sua modernizzazione. “Dei 230 miliardi di euro complessivi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza si calcola che circa 60 possano arrivare ai comuni – fondi per la rigenerazione urbana, le infrastrutture, la sistemazione delle scuole, le case popolari, la mobilità sostenibile, la digitalizzazione dei servizi, l’ambiente e la cultura – e molti altri sono destinati alle imprese, alle università, al miglioramento del sistema sanitario: comunque al territorio”.

“Ce la possiamo fare – dice il sindaco -. Ad ispirarci e a darci forza, abbiamo l’esempio delle donne e degli uomini che tra poco andremo a premiare. Persone che hanno fatto cose importanti per Bergamo, ognuno nel suo campo. Modelli di generosità, di dedizione e coraggio. Nessuno di loro ha ottenuto ciò che si prefiggeva senza fatica, nessuno ha avuto la strada spianata. In ambiti diversi – da quelli della cura e della solidarietà a quelli dell’impresa e della cultura, dalla politica e della giustizia – ognuno ha affrontato difficoltà e le ha superate, contribuendo alla crescita e al prestigio della comunità. Per questo ci sono d’aiuto. Le loro storie comunicano positività e fiducia, esattamente l’antidoto che ci serve contro l’incertezza che torniamo a respirare in queste ore”.

Giorgio Gori conclude con una frase che l’ha particolarmente colpito, tratto dal film di Paolo Sorrentino “È stata la mano di Dio” e che dedica a tutta la città insieme con gli auguri di buone feste: “Bergamo, non ti disunire”.

LE MEDAGLIE D’ORO

Claudio Bonfanti, negli ultimi anni è noto il suo impegno per una società attenta alle persone in svantaggio sociale, alla sostenibilità ambientale, alla crescita culturale della cittadinanza. È stato presidente dell’associazione amici di Aretè, socio attivo di Slow Food Bergamo, presidente del Biodistretto Sociale, volontario settimanale al Disnà.

Nicola Preteroti, pubblico ministero della Procura di Bergamo, specializzato nei reati finanziari: colpire la criminalità nel punto nevralgico, il denaro, e riportare risorse nelle casse dello Stato, era il fine per il quale conduceva indagini tanto complesse. Prematuramente scomparso, nonostante i pochi anni trascorsi a Bergamo, ha lasciato un segno nella città.

Mensa dei frati Cappuccini Padre Alberto Beretta, nasce nel 1958 e offre quotidianamente il pasto a più di 120 senza dimora con picchi di 170, durante i mesi più duri del Covid. Con Fra Riccardo Corti lavora una numerosa squadra di volontarie e volontari.

Domenico Bosatelli, 88 anni, imprenditore illuminato e fondatore di Gewiss, azienda produttrice di materiale e apparecchiature elettriche. È il presidente e l’ideatore di Chorus Life,un importante progetto di riqualificazione urbana che prevede la realizzazione di un quartiere avveniristico, innovativo e green.

Franco Tentorio, ex sindaco di Bergamo, la sua esperienza presso il Comune di Bergamo, durata ininterrottamente per 49 anni, segna un record di longevità amministrativa nei capoluoghi italiani.

CIVICHE BENEMERENZE

Fondazione Polli Stoppani, nasce infatti nel 2009 con la finalità di perseguire attività benefiche ed assistenziali e per fornire un sostentamento economico al Museo della Valle di Zogno. Le attività principali sono indirizzate verso l’assistenza agli anziani, alle donne, ai bambini ed alle persone in difficoltà.

Coro gli Harmonici, nasce nel 2006 come espressione di esperienze dei bambini e dei ragazzi tra i 6 e i 14 anni che hanno svolto un percorso musicale nell’Istituto Comprensivo Muzio. Dall’anno 2001 garantisce progetti, laboratori e strumenti per implementare lo studio e la diffusione musicale sonora e canora.

Maria Mencaroni Zoppetti, dal 2006 presidente dell’Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo; è vicepresidente della Fondazione Bergamo nella Storia-Museo delle Storie di Bergamo; membro della commissione toponomastica del Comune di Bergamo; socio accademico dell’Ateneo veneto; membro del comitato tecnico scientifico della Fondazione G. Pesenti Calvi di Alzano.

Giorgio Berta, stimato commercialista, esperto di consulenza e assistenza contabile e fiscale di società di capitali, titolare di numerosi incarichi presso il Tribunale di Bergamo, professore a contratto presso l’Università di Bergamo, è dal 2016 Presidente della Fondazione Teatro Donizetti. In questi ultimi anni è stato una guida esemplare nel coordinare i lavori di restauro del Teatro Donizetti.

Giorgio Frigeri ha dedicato la sua lunga e prestigiosa carriera professionale alla Banca Popolare di Bergamo e a Ubi Banca. È socio fondatore dal 1986 dell’Opera Bonomelli, di cui è presidente dal 2019, ed è stato presidente dell’opera San Vincenzo negli anni 90.

Piccoli passi per, associazione di volontariato che opera nel campo della salute mentale. Quest’anno ricorre il venticinquesimo anno dalla sua costituzione.

Associazione Sconfinando, nata nel settembre 2014 come frutto del lavoro decennale del suo staff nel mondo dell’immigrazione, attraverso l’associazione italo-albanese Alba, offre ai suoi iscritti fondamentali servizi utili a facilitare la richiesta di rilascio e rinnovo dei permessi e della carta di soggiorno, di cittadinanza, di ricongiungimento familiare, di assegni sociali e invalidità civile, di affidamento minori, di disoccupazione.

Associazione Genitori Atena, svolge un’attività di prevenzione del disagio giovanile nelle sue molteplici manifestazioni: droga, alcol, bullismo, cyberbullismo, gioco d’azzardo, disturbi alimentari e psicologici.

Giovanna Pesenti, già titolare del negozio “Calze e compagnia bella” con sede in Via Tiraboschi, fondatrice e membro direttivo dell’Associazione Bergamo Vive, cui fanno capo i commercianti del centro di Bergamo, per lunghi anni ha collaborato e operato attivamente alla promozione e organizzazione di iniziative volte a vivacizzare il centro cittadino.

Mauro Gelfi, ha curato e gestito, nel 1997, la riapertura, dopo 19 anni di chiusura, del Museo storico della città di Bergamo. Dopo la nascita della Fondazione Bergamo nella Storia ne è stato il direttore fino al 2010, data della sua scomparsa.

 

 

 

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