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Cultura e spettacolo

A Gandino le nenie della Pastorèla, aspettando il Natale

Si tratta di un gruppo di suonatori che propone nenie tradizionali eseguite con mandolini, chitarre, flauti e contrabbasso, cui si aggiungono le “campanine”

Gandino. Torneranno a “suonare le vie d’intorno” a Gandino nella notte di Natale, grazie al gruppo della “Pastorèla”. Si tratta di un gruppo di suonatori che propone nenie tradizionali eseguite con mandolini, chitarre, flauti e contrabbasso, cui si aggiungono le “campanine”.

Tutto partì dal musicista gandinese Andrea De Giorgi, amico di Giuseppe Verdi, che nel 1895 frequentava la famiglia Picinali, i Manòt di Cà da Poz. De Giorgi si affezionò al piccolo Quirino, quindicenne, insegnandogli la “Pastorale” da lui composta, e Quirino prese a suonarla con la chitarra la notte di Natale insieme all’amico Carlo Ongaro che si destreggiava con il mandolino.

Quel piccolo duo divenne nel tempo un vero e proprio gruppo che non disdegnava di suonare brani ballabili anche nei ritrovi amicali e nelle antiche osterie. Un passo decisivo fu la trascrizione della “Pastorale” sul pentagramma, grazie a Lorenzo Picinali.

La formazione spostandosi fra Barzizza, Cirano e Gandino proporrà esecuzioni in più punti dell’abitato, evitando i luoghi chiusi fonte di possibili assembramenti. Partirà alle 20.30 dalla chiesa di Barzizza, proseguendo poi per la chiesa di Cirano (21.00), la zona chiesa di S.Pietro e Quattro Vie in Cima Gandino (21.45 e 22.15), Piazza Vittorio Veneto (22.45). L’itinerario si concluderà nella Basilica di S.Maria Assunta, dove il gruppo eseguirà un brano al termine della messa di mezzanotte.

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