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Albino

La denuncia di una mamma: “Mio figlio autistico, colpevolizzato ed escluso dalla gita, perché?”

In campo anche l'associazione 'La Battaglia di Andrea', nata in provincia di Napoli dopo l'esclusione di un bimbo autistico dalla recita di Natale. La preside ha già incontrato la famiglia: "Faremo tutte le verifiche del caso, il nostro obiettivo è garantire la serenità e l'apprendimento del piccolo"

Albino. Niente gita scolastica per il piccolo Michele (nome di fantasia), bimbo autistico di 4 anni che frequenta la scuola dell’infanzia Gioele Solari a Desenzano di Albino.

“Durante un incontro tra le insegnanti e le terapiste che seguono mio figlio si è parlato di un’uscita – racconta la mamma, Elena -. Una semplice passeggiata per le vie del paese, organizzata il giorno in cui Michele ha le terapie. Per la ‘sua sicurezza’, ci è stato detto che doveva rinunciare all’uscita. Questo – sostiene la mamma – nonostante le terapiste avessero dato parere favorevole e si fossero offerte di accompagnarlo”.

Il veto sarebbe stato però categorico. Elena si domanda perché e aggiunge che non sarebbe il solo episodio di discriminazione subito dal figlio. “Recentemente sono stata presa a male parole da un’insegnante, motivo che mi ha spinto a scrivere una mail alla dirigente scolastica per informarla dell’accaduto”.

L’episodio in questione risale a venerdì 17 dicembre, giorno in cui era in programma la visita di Babbo Natale. “Quella mattina non c’erano né l’insegnante di sostegno né la terapista privata che seguono mio figlio – ricostruisce Elena -. Tuttavia, sapendo che sarebbe passato Babbo Natale, lui ha comunque espresso il desiderio di andare a scuola”. Una volta arrivata, intorno alle 9, ha esposto la situazione a una delle insegnanti. “Mi è stato detto di lasciare Michele a scuola senza problemi. Sono così andata a prenderlo alle 13 anziché alle 16, proprio perché l’insegnante di sostegno non c’era, ma a quel punto sono stata aggredita verbalmente dalla maestra responsabile della classe. Mi ha detto che ‘la scuola non è un parcheggio’, e che il bambino ha rovinato a tutti la festa di Natale. Mi sono sentita offesa. Le ho manifestato tutto il mio dissenso, spiegandole che è ingiusto escluderlo dalla gita solo perché quella in cui si trova è una classe ‘difficile’. Che colpe ne ha lui?”.

La madre del piccolo si è anche rivolta all’associazione ‘La Battaglia di Andrea’, fondata dalla famiglia di un bambino autistico di Afragola, in provincia di Napoli, escluso dalla recita natalizia nel dicembre 2019. Il caso era finito sui media nazionali e la scuola in questione severamente punita. “Abbiamo avuto un colloquio telefonico di oltre un’ora con la preside dell’Istituto e abbiamo percepito moltissima disponibilità e sensibilità sull’argomento – commenta il vicepresidente dell’associazione, Luigi Concilio -. Come spesso accade, la dirigente era all’oscuro di tutta la vicenda e adesso vuole incontrare la mamma del bambino per capire cosa sia successo”.

Incontro che effettivamente c’è stato, martedì mattina, intorno alle 12. “Il nostro obiettivo è garantire la serenità e l’apprendimento del bambino – commenta la preside Daniela Zanga, che ha inviato alla redazione la seguente nota -. L’Istituto Comprensivo Solari di Albino da sempre si pone la finalità di formare l’uomo e il cittadino, competente, socievole e soddisfatto di sé. Si avvale della preparazione professionale di personale esperto e continuamente formato, perché nonostante le fatiche quotidiane di ciascuno, si crei un clima di benessere per tutti i bambini e gli studenti, in modo da favorire l’apprendimento all’interno di una relazione positiva e significativa con gli adulti ed il
gruppo dei pari. Si crede in una vera collaborazione, in una condivisione educativa scuola/famiglia, nel rispetto, nella fiducia reciproca, in un proficuo e continuo confronto, in una partecipazione attiva alla vita della scuola, nell’ascolto, nella disponibilità al dialogo con le persone direttamente interessate. Tutti gli attori sociali, ciascuno per il proprio ruolo di competenza, sono coinvolti in questo faticoso percorso, in quanto solo unendo le forze si può raggiungere l’obiettivo di creare un’alleanza educativa a supporto di una crescita sana dei ragazzi. La scuola è una piccola comunità educante all’interno della più vasta realtà sociale, e il luogo dell’apprendimento e dell’educazione. La famiglia è la prima agenzia educativa e di socializzazione dei propri figli e collabora con la scuola per il loro bene. I docenti si occupano del rapporto insegnamento-apprendimento, quindi organizzano le attività didattiche contestualizzandole in ciascuna classe ed ad ogni bambino, nell’ottica della maggiore personalizzazione possibile degli interventi. Gli specialisti e gli enti che operano sul territorio mettono a disposizione della scuola preziose competenze e utili servizi. Il periodo storico attuale è difficile da vivere per tutti, le sofferenze aumentano, i disagi si acuiscono, a maggior ragione è importante decentrarsi empaticamente per capire il punto di vista degli altri e aiutarsi a vicenda per cercare di risolvere i problemi”.

Secondo la mamma di Michele “quel che deve cambiare è l’atteggiamento dell’insegnante nei confronti del bambino, che non ha una disabilità così grave da richiedere assistenza continuativa”. Michele ha una forma di autismo di livello 1. “Ovviamente ci affidiamo a tutta una serie di professionisti per aiutarlo – sottolinea sempre la mamma -. Spendiamo molto per farlo seguire da un centro privato ad Albino, almeno dalla scuola ci aspettiamo tutto il sostegno possibile. Escluderlo dalla gita come può essere considerato un atteggiamento inclusivo?”.

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