• Abbonati
Via tasso

Elezioni provinciali nel vivo: 2.968 amministratori alle urne, chi e per cosa si vota

Un solo candidato alla presidenza: il dem Pasquale Gandolfi, sindaco di Treviolo. Quattro liste per il consiglio provinciale

Bergamo. Le elezioni provinciali entrano nel vivo. Sono 2.968 gli amministratori che sabato 18 dicembre, dalle 8 alle 22, alla Cittadella dello Sport di via Monte Gleno, potranno esprimere il loro voto per il rinnovo del consiglio provinciale, in carica per la durata di due anni, e per il nuovo presidente della Provincia, in carica quattro anni.

Se su quest’ultimo c’è poco da dire, visto che il candidato è uno solo (il dem Pasquale Gandolfi, sindaco di Treviolo) ed è appoggiato quasi all’unanimità, grazie anche all’insolita intesa raggiunta tra Lega e Pd. L’attenzione sull’elezione del consiglio provinciale sarà invece molto alta, con ognuna delle quattro liste candidate che proverà ad ottenere il numero maggiore di consiglieri.

Le elezioni di via Tasso non sono elezioni dirette, dall’entrata in vigore della legge Delrio (la n. 56 del 7 aprile 2014) si parla infatti di elezioni di secondo livello. A votare sono tutti i sindaci e i consiglieri comunali della provincia.

Per l’elezione del presidente, il candidato dev’essere un sindaco della provincia di Bergamo. Ogni elettore può esprimere il proprio voto per un candidato. Nel caso di cessazione della carica di sindaco decade anche l’incarico di presidente della Provincia, come avvenuto per l’ormai ex Gianfranco Gafforelli sostituito dal vice Gandolfi, attualmente presidente facente funzione.

Per quanto riguarda l’elezione dei consiglieri provinciali, i candidati possono essere sindaci o consiglieri comunali in carica. Per la nostra Provincia il consiglio è composto da 16 membri, oltre che dal presidente della Provincia. Gli amministratori devono esprimere un voto di lista, con la possibilità di dare la propria preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere provinciale compreso nella lista.

Il voto, in generale, è regolato da un sistema ponderato che dipende dalla fascia demografica di appartenenza di ogni comune. Il peso di ogni voto dipenderà perciò dalla grandezza del comune rappresentato dall’elettore. Le fasce sono sei e vanno da A a F ma nel caso della nostra Provincia se ne contano cinque: la quinta fascia (E), quella che comprende i comuni fra i 30 mila e i 100 mila abitanti, è stata soppressa vista l’inesistenza sul nostro territorio di comuni con una popolazione compresa in questo intervallo.

La fascia con il numero di elettori più alto è rappresentata dai comuni che hanno fino a 3000 abitanti con ben 1271 elettori (indice di ponderazione 10), mentre la fascia con il numero di votanti più basso è quella dei comuni con oltre 100 mila abitanti e rappresentata dal comune di Bergamo, che detiene però il peso maggiore nell’elezione: gli elettori sono 33, ma con un indice di ponderazione di 335.

Le liste che si presentano alle urne sono quattro:

Democratici e Civici per la Bergamasca. La lista di centrosinistra, che propone il nome di Pasquale Gandolfi.

Comuni Protagonisti – Provincia Sostenibile. Si tratta del progetto civico che riunisce realtà politiche di diversa provenienza, in particolare alcuni iscritti a Forza Italia e Italia Viva.

Per Bergamo, Responsabilità e Territorio. La lista di centrodestra, formata da Lega e Fratelli d’Italia, quest’ultimo l’unico gruppo a staccarsi dall’appoggio a Gandolfi.

Civici Moderati per Bergamo. Il gruppo è guidato dall’ex presidente Gianfranco Gafforelli e si pone come lista civica che vuole dare voce ai comuni bergamaschi che non si identificano in alcun partito.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI