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A bergamo

Elisabetta, 11 anni, contenta dopo il vaccino Covid: “Ho sentito solo un pizzichino” video

Partita con 475 vaccinazioni a Bergamo la campagna pediatrica. Al Papa Giovann una linea dedicata al centro prelievi con clown, regalini e attestati di coraggio

Bergamo. La prima bambina vaccinata all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo si chiama Isabella, ha 11 anni e frequenta la seconda media.

Per nulla preoccupata, ha seguito tutte le procedure insieme al suo papà e, una volta fatta l’iniezione, si è seduta ed ha atteso il quarto d’ora come da prassi all’esterno dell’area allestita per le vaccinazioni pediatriche. Ha ottenuto un attestato di coraggio, ha preso il regalino che le infermiere hanno consegnato ad ogni bimbo e ragazzo che si è presentato e, soprattutto, ha dato il suo contributo alla campagna per arginare il Covid.

I bambini sono stati protagonisti nel pomeriggio di giovedì all’ospedale di Bergamo per il primo giorno di vaccinazioni della fascia 5-11 anni: 475 i piccoli che hanno ricevuto la dose in Bergamasca. In tanti si sono lasciati coinvolgere dai volontari di Dutur Clown, due pagliacci che hanno intrattenuto i bimbi durante l’attesa gonfiando per loro palloncini a forma di fiori e animali. Qualcuno è arrivato spavaldo, altri invece con un po’ di timore, certi in lacrime per la paura dell’iniezione.

Di certo non Elisabetta, 11 anni. Mostra il cerotto sul braccio e assicura: “Non ho sentito nulla, solo un pizzichino”.

 

vaccinazioni pediatriche

 

Preparatissimo il personale, che non ha risparmiato sorrisi ed ha cercato di far sentire il più possibile a loro agio i piccoli e gli accompagnatori.

La direttrice generale del Papa Giovanni Maria Beatrice Stasi ha ricordato l’importanza di aderire alla campagna vaccinale: “In Lombardia quella tra i 5 e gli 11 anni è la seconda fascia d’età più colpita dal Covid. Il 24% dei contagi avviene nelle scuole. È quindi fondamentale tutelare i bambini facendoli vaccinare. Abbiamo allestito una linea dedicata al centro prelievi, separata da quella degli adulti e saremo qui tutti i giorni grazie ad uno sforzo organizzativo non indifferente da parte del personale sanitario dell’ospedale”.

“Per accogliere i piccoli in un ambiente confortevole e a loro misura, le pareti ed il soffitto della sala d’attesa ed i due box per i prelievi sono stati decorati con i personaggi del cartone animato “44 gatti”, grazie all’associazione Il sogno di Iaia onlus. A tutti consegniamo un dono in base all’età offerto dall’associazione Amici della Pediatria, un giochino per ingannare l’attesa nei 15 minuti post vaccinazione. I volontari delle associazioni Abio e Grizzly hanno fornito gli attesti simbolici dove vengono apposte la data e il nome di ogni bimbo”, dichiara Simonetta Cesa, direttrice socio sanitaria dell’ospedale.

“Vaccinare i bambini significa farli tornare alla normalità – spiega Lorenzo D’Antiga, direttore dell’Unità Pediatrica del Papa Giovanni -. Quelli che hanno perso sono anni che non torneranno più e il vaccino rappresenta la soluzione per permettere loro di riprendere a socializzare, a vivere la scuola e le attività in modo sereno e sicuro. Le privazioni che hanno subito durante i lockdown hanno fatto crescere i casi di malattie psichiatriche: nei bambini il Covid ha più un impatto psicologico che fisico”.

Le linea vaccinale pediatrica dell’ospedale Papa Giovanni è attiva dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 20, sabato e domenica dalle 8 alle 20.

 

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