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Focus Economia

L'intervista

Carlo Mazzoleni: “Dobbiamo preservare le generazioni future”

Le parole del presidente della Camera di commercio sul bilancio di sostenibilità: "Il Covid ha reso ancor più evidente il ruolo strategico che siamo chiamati a ricoprire"

Bergamo. La Camera di Commercio presenta per la prima volta il proprio Bilancio di Sostenibilità. Una scelta significativa, un percorso che l’Ente ha intrapreso per formalizzare e rappresentare la propria identità, i valori di riferimento, l’impegno sociale e ambientale e, in generale, la propria volontà di operare in modo sempre più trasparente e responsabile, con l’obiettivo ultimo di rafforzare il legame con il tessuto economico bergamasco che rappresenta.

Presidente Carlo Mazzoleni, qual è l’importanza di questo documento per la Camera e per il suo territorio di riferimento?

Abbiamo cercato di riassumere e comunicare i valori, gli obiettivi, le attività, gli impatti e i risultati che la Camera ha raggiunto nel 2020 nel percorso verso uno sviluppo sostenibile a quelli che chiamiamo “stakeholder”, ovvero a tutti i soggetti – dagli utenti alle imprese, dalle istituzioni al sistema della formazione – che sono interessati al fatto che la Camera faccia bene il suo lavoro perché in qualche modo ha un impatto sul loro. Sentiamo di avere una responsabilità nei confronti di tutte queste realtà: anche per questo la Camera di Commercio di Bergamo è tra le prime nel panorama del sistema camerale nazionale a presentare un Bilancio di Sostenibilità, e a costruirlo con una metodologia rigorosa.

Quali criteri avete seguito per la redazione del documento?

Abbiamo preso a riferimento gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) definiti dall’ONU nell’Agenda 2030, a cui peraltro la Camera si ispira da diversi anni nell’elaborazione dei propri obiettivi strategici. Tali obiettivi fissano in modo chiaro impegni come la promozione di lavoro dignitoso e di un’istruzione di qualità, parità di genere, consumo e produzione responsabili, riduzione dell’impatto ambientale, semplificazione, trasparenza e molto altro.

Il 2020 è stato l’anno della pandemia con tutte le conseguenze sul tessuto economico che questa ha comportato. Non è stato un azzardo cominciare questo lavoro proprio ora?

Al contrario. Proprio perché il Covid-19 ha provocato l’insorgere di una crisi economico-sanitaria che ha colpito in modo particolare il territorio bergamasco, gli scorsi mesi hanno reso evidente il ruolo strategico della Camera di Commercio: quello che si concretizza in una quotidiana vicinanza e assistenza alle imprese, e in un’attività di stimolo alla crescita dell’economia del territorio di riferimento. In questo senso è bello ricordare che proprio il sostegno e i servizi alle imprese sono stati nei suoi oltre 200 anni di vita l’ambito in cui la Camera di Commercio ha agito, dalla sua fondazione all’annus horribilis della pandemia. Che semmai ha reso più pressante la spinta a rendere il concetto di sostenibilità parte integrante di tutte le nostre azioni.

Oggi però le Camere di commercio in quanto istituzioni per l’economia hanno davanti un percorso sempre più difficile dato il contesto post emergenziale. Siete pronti alle nuove sfide?

Abbiamo di fronte temi decisamente complessi: tra questi lo sviluppo sostenibile, la promozione della crescita economica e del lavoro e la trasparenza nella rendicontazione delle iniziative adottate. Sono tutti elementi diventati fondamentali nell’ottica di una programmazione che sia capace di favorire uno sviluppo equilibrato: l’obiettivo di fondo – che tutti dovremmo avere a cuore – è quello di preservare le generazioni future. La Camera di Commercio di Bergamo deve costituire un elemento di stimolo non per un cambiamento generico ma per un cambiamento sostenibile, ed essere in grado di evolversi accompagnando gli sviluppi del contesto economico, sociale e culturale in cui opera. L’obiettivo dell’anno prossimo sarà ancora più ambizioso: redigere un Bilancio di Sostenibilità ispirato agli obiettivi ONU e anche pienamente conforme agli standard internazionali legati a questo tipo di documenti, quelli della Global Reporting Initiative (GRI).

C’è qualcosa che più di altro l’ha colpita durante questo percorso di rendicontazione? Qualcosa che, vista nero su bianco, l’ha stupita positivamente?

Sì, l’enorme volume di lavoro e di attività che la Camera svolge a supporto del nostro territorio che anche per me era inimmaginabile per qualità e quantità.

E, di riflesso, l’area in cui i margini di miglioramento sono maggiori?

Rispetto alla fotografia del 2020, oggi per gli impegni presi nel 2021 e per quanto programmato per il 2022 la Camera è molto più attenta ai temi della transizione verde e della sostenibilità ambientale. Sia sul fronte interno sia su quello esterno abbiamo in animo di migliorare e finalizzare le nostre attenzioni e quelle delle imprese a questi imprescindibili valori con atteggiamento responsabile nel rispetto delle generazioni future che abiteranno il pianeta.

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