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L'annuncio

Treno per Orio, ora si accelera: a gennaio si apre la conferenza dei servizi

A rivelarlo Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi e commissario dell'opera: contestualmente sarà lanciata anche quella per il raddoppio della Ponte-Montello

Orio al Serio. A differenza di altre opere, per la realizzazione del collegamento ferroviario tra la stazione di Bergamo e l’aeroporto di Orio al Serio rispettare la scadenza del dicembre 2025 è un imperativo categorico: qualora il cantiere non venisse completato entro tale limite, infatti, si andrebbe incontro alla revoca della parte di fondi arrivati dal Pnrr e si perderebbe l’occasione di avere una infrastruttura fondamentale in occasione delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.

Per questo motivo il progetto, che consiste in 5,3 chilometri di tracciato che in 10 minuti collegheranno il centro cittadino al “Caravaggio”, era stato inserito dal Ministero delle Infrastrutture in una lista di 44 interventi che potevano beneficiare di procedure più rapide, insieme al raddoppio della Ponte-Montello.

Entrambe erano state poi affidate a un commissario, che risponde al nome di Vera Fiorani, amministratrice delegata di Rfi: è stata lei, mercoledì 15 dicembre in occasione dell’inaugurazione dell’ampliamento del lato Ovest del terminal passeggeri dell’aeroporto, a cerchiare con la matita rossa sul calendario la data del 17 gennaio 2022, giorno nel quale, ha annunciato, saranno aperte le conferenze dei servizi per le due opere bergamasche.

Un nuovo, decisivo, passo in avanti nella realizzazione di due opere fondamentali: “Al momento il progetto del treno per Orio è al Ministero della Transizione Ecologica, col quale finalmente ci potremo confrontare come mai è stato possibile fino ad oggi – ha commentato Fiorani – Le scadenze sono pressanti ed è per questo che, in entrambi i casi, useremo i poteri commissariali per velocizzare l’iter. Per Rfi, Bergamo è il luogo di una sorta di tempesta perfetta, dove si stanno concentrando progetti e investimenti significativi: serve uno sforzo di pianificazione davvero importante, perché tutto l’impianto tecnologico della stazione sarà completamente modificato affinché possano essere accolte nuove infrastrutture e collegamenti, con l’aeroporto e con Ponte San Pietro. La gara, in questo caso, è stata lanciata tre giorni fa e attendiamo di conoscere il nome di chi se la aggiudicherà. Abbiamo costruito un programma complesso per rispettare le scadenze, che convergono tutte a cavallo tra il 2025 e il 2026. Ciò che stiamo facendo a Bergamo non è un compito banale: probabilmente è l’area italiana con la maggiore attività”.

Inserendosi sulla tratta Bergamo-Milano, il collegamento con l’aeroporto di Orio al Serio non può non risvegliare negli amministratori locali l’annosa, ma sempre d’attualità, battaglia sui tempi di percorrenza su rotaia tra il capoluogo provinciale e quello regionale: “Perchè l’investimento da 170 milioni produca al meglio i suoi effetti, sarà importante abbassare quelle tempistiche – ha sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – E dobbiamo anche lavorare affinché si possa arrivare, in un tempo ragionevole, anche al raddoppio della linea ferroviaria con Brescia: stiamo parlando delle due principali province manifatturiere d’Europa, prossime Capitali della Cultura, che oggi sono unite da un binario unico e da un servizio regionale non all’altezza”.

Fiorani ha rassicurato, spiegando come da Milano all’aeroporto di Bergamo, e viceversa, ci vorranno al massimo 60 minuti: per arrivare al risultato Rfi ha studiato un cosiddetto “salto di montone”, come viene definito in gergo tecnico lo scavalco dei binari di una linea rispetto a un’altra. Nello specifico, tra Cassano e Treviglio, quelli da Bergamo “salteranno” quelli dell’alta velocità Venezia-Milano, evitando le attese e riducendo di conseguenza i tempi di percorrenza.

L’intervento ha già avuto il parere favorevole del Cipe (Comitato Interministeriale Programmazione Economica), così come il richiesto raddoppio verso Rovato, sulla linea per Brescia: quest’ultimo, però, è ancora in progettazione, senza al momento le risorse per poterlo realizzare.

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