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Da almè

Dal prof Rota il manuale di sopravvivenza per combattere l’ansia a scuola

Nella sua esperienza di insegnante Devid Rota, 38 anni, ne ha viste tante, soffrendo con e per i suoi studenti. Per aiutarli ha deciso di scrivere ai ragazzi attraverso un libro

Almé. “Il malessere dei ragazzi è cresciuto sotto un carico di studio gravoso. Problemi di stress, attacchi di panico sempre più diffusi che sfociano in depressioni, episodi di autolesionismo. Tentati suicidi. Ho visto cose brutte negli anni. Soprattutto nelle ragazze”.

Nella sua esperienza di professore Devid Rota, 38 anni e originario di Almé, ne ha viste tante, soffrendo con e per i suoi studenti. Per questo, per aiutarli, ha deciso di scrivere ai ragazzi attraverso un libro. Surviving School – Manuale di sopravvivenza per le superiori nasce con questo obiettivo: il volumetto, in self publishing con Amazon, è dedicato agli studenti della secondaria di secondo grado (ma non solo) e vuole offrire consigli pratici su come affrontare una vita scolastica sempre più dura. “Ho voluto mettere per iscritto tutti i consigli che ho dato in questi anni ai miei studenti”.

Devid, insegnante di lettere attualmente al Pesenti di Bergamo, nella sua carriera ha maturato un rapporto stretto con i suoi allievi. “Ho un approccio molto amichevole, cerco di stabilire un clima familiare e in cui bilanciare i momenti in cui si deve lavorare sodo con quelli in cui si può ridere e scherzare”. Il risultato, assicura, è un clima molto più produttivo: “i ragazzi riescono ad approcciarsi alle materie in modo più sereno, a studiare più volentieri. E a farmi anche delle confidenze”.

È proprio attraverso il racconto di alcune di queste confessioni che Devid spazia sui temi che più incutono ansia fra i banchi: dalla scelta della scuola alla relazione con i compagni di classe, dall’ossessione per la media matematica dei voti alla preparazione in vista di verifiche ed interrogazioni. Ma al centro delle circa 120 pagine c’è sicuramente il rapporto con i professori. “Ho chiamato il capitolo Animali Fantastici e come conviverci. Sono un po’ cattivello con la mia categoria, molto autocritico. I ragazzi ne hanno timore, alcuni fanno terrorismo”. Ecco allora che il prof. Rota suggerisce come comportarsi. “Innanzitutto spiego ai ragazzi come sono i professori, come prenderli in base ai loro diversi caratteri. E poi a capire che devono destrutturare il docente. Il professore non è il loro capo, devono vederlo come un servitore che sta servendo loro il sapere perché lo facciano proprio. Fa nulla se è simpatico o antipatico, è importante il ruolo, non la persona”.

Di fronte a una maggiore fragilità dei ragazzi oggi è altrettanto importante che loro stessi imparino a credere in sé. “Cerco di dirgli che il voto che ricevono non è un giudizio sulla loro persona ma sulla performance che quel giorno hanno portato in classe. Persino i più bravi hanno l’ansia, pensano di non essere mai preparati. Stare sui libri fino alle tre di notte non serve a nulla, devono imparare a conoscersi e a capire quando sono oggettivamente preparati. E ad accettare che come va va”.

Il messaggio che Devid cerca di far passare è soprattutto di studiare per sé. “Molti ragazzi si sentono ingabbiati. Io dico loro ‘Fregatevene’. Fate la vostra scelta liberamente, senza leggerezza, ma inseguendo la felicità”. Tra nomi di fantasia e riferimenti reali, il docente riporta nelle pagine anche le esperienze di suoi ex studenti. “Una mia studentessa ha lasciato il liceo per aprire un panificio. Oggi è la persona più felice del mondo. Quello che voglio far capire ai ragazzi è che un diploma non è tutto, perché le possibilità nella vita sono infinite: è legittimo fare il panettiere come il beccamorto, non esistono mestieri di serie a e di serie b. Difendete la vostra scelta”.

La riflessione sul sistema scolastico italiano, parte in causa di quest’ansia diffusa tra i ragazzi, è inevitabile. “La scuola non li sta aiutando, gli chiede in continuazione. I ragazzi nella testa hanno l’idea di dover rendere, rendere, rendere. Ci sono ragazzi pienissimi di problemi, anche familiari. Banalmente, da professore non posso non tenere conto del ragazzo che si è mollato con la fidanzatina”.

Per questo si augura di poter contribuire con Surving School: “Ho scritto il libro perché penso possa fargli bene, e perché continuino ad impegnarsi al massimo, a sudare, ma non a sudare sangue, non perdendo la salute psico-fisica”. E a chi pensa di mollare, infonde un messaggio di speranza: “Tanto la vita ti restituirà”.

Generico dicembre 2021
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