• Abbonati
Informazione Pubblicitaria

Iterchimica

Iterchimica

L’ambizioso progetto del PNRR passa anche dalle strade al grafene

È il momento giusto per investire su progetti e tecnologie green che riguardano anche ambiti tradizionalmente considerati ad alto impatto ambientale

Il PNRR concentra circa la metà delle risorse totali per gli interventi che favoriscono la transizione ecologica (69,9 miliardi), l’attuazione del modello di economia circolare (2,1 miliardi) e le infrastrutture per la mobilità sostenibile (31,4 miliardi). L’ampia e ambiziosa strategia per l’ammodernamento del paese in risposta alla crisi pandemica sembra quindi essere improntata sull’ecosostenibilità, che dovrà essere alla base del nuovo modello di sviluppo italiano ed europeo.

Intervenire per ridurre le emissioni inquinanti, prevenire e contrastare il dissesto del territorio, minimizzare l’impatto delle attività umane sull’ambiente sarà necessario per migliorare la qualità della vita e la sicurezza ambientale, oltre che per lasciare un Paese più verde e un’economia più sostenibile alle generazioni future. Dovrà soprattutto costituire un importante fattore per accrescere la competitività del nostro sistema produttivo, incentivare l’avvio di attività imprenditoriali nuove e ad alto valore aggiunto.

Fondamentali saranno le scelte innovative e coraggiose che le città, le aree metropolitane e le regioni metteranno a punto nei prossimi anni, sfruttando l’opportunità del PNRR per fare un passo nel futuro, a partire dalle infrastrutture e dalla mobilità: il PNRR incrementa gli investimenti volti a rendere più robuste le infrastrutture critiche ed esposte a rischi climatici e idrogeologici, tenendo sempre presente l’obiettivo dell’Ue di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030.

È il momento giusto per investire su progetti e tecnologie green che riguardano anche ambiti tradizionalmente considerati ad alto impatto ambientale. Si pensi alla tecnologia della produzione degli asfalti che, negli ultimi anni, grazie alla ricerca sui materiali combinata alla visione orientata a pratiche più sostenibili, ha avuto una spinta innovativa molto importante. Fondamentali anche in questo caso sono state le scelte coraggiose e l’attenzione per le ultime scoperte in fatto di materiali, primo tra tutti il grafene, operate da molte realtà italiane.

Una tra queste realtà è Iterchimica, con sede a Suisio, che dal 1967 si impegna a realizzare additivi per asfalto adottando una filosofia green caratterizzata da continua ricerca e sperimentazione di materiali high-tech ed ecologici per realizzare strade sicure e durature senza perdere di vista la salute del Pianeta.

Iterchimica

Iterchimica collabora attivamente con Professori, Atenei Universitari e Centri di Ricerca non solo italiani ma anche europei e internazionali: la nascita di Gipave®, il supermodificante contenente grafene e una specifica tipologia di plastica dura selezionata, si deve proprio alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano Bicocca insieme a G. Eco e Directa Plus, all’interno di un progetto di ricerca durato tre anni finanziato da un bando di Regione Lombardia (POR FESR 2014-2020). Con Gipave® è possibile aumentare il ciclo di vita delle pavimentazioni stradali, prevenire la formazione di buche e di conseguenza, diminuire i costi per gli interventi di manutenzione e gli impatti ambientali. Le strade realizzate con Gipave® sono riciclabili al 100%, riducendo l’estrazione di nuovo materiale e l’impiego di bitume di primo utilizzo.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI