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Ortofrutta

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È l’ora delle arance: impariamo a fare le crêpes suzette

Un ruolo da protagonista spetta alle varietà Navelina e Tarocco

Bergamo. Sono le arance il prodotto della settimana al mercato ortofrutticolo bergamasco. Un ruolo da protagonista spetta alle varietà Navelina e Tarocco: la prima ha una colorazione che tende maggiormente all’arancione, mentre la seconda vira più intensamente sul rossastro.

La maggior parte del raccolto proviene dall’areale produttivo siciliano ed entrambe le tipologie fanno registrare un ottimo rapporto qualità/prezzo. Sono un’occasione da cogliere, dunque, per la propria spesa dal fruttivendolo o dall’ambulante di fiducia.

Si contraddistinguono per la ricchezza del succo, quindi possono essere consumate tali e quali oppure spremute. Sono reperibili sia affogliate che non, e fra queste due opzioni non vi sono particolari differenze nè dal punto di vista qualitativo nè del costo: le foglie vengono lasciate per dare una maggior garanzia di freschezza.

Accanto alla merce italiana, sulla piazza permane quella più economica a calibro misto nella varietà Navelina proveniente dalla Spagna.

Agrumi per eccellenza, vantano varie proprietà benefiche per il benessere dell’organismo. Innanzitutto, sono un’ottima fonte di vitamine, soprattutto A e C: quest’ultima contribuisce a rafforzare il sistema immunitario aiutando a prevenire raffreddori e malanni di stagione. Inoltre, grazie alla loro composizione, favoriscono il rafforzamento delle ossa e dei denti, ma anche delle cartilagini, dei tendini e dei legamenti.

Alle arance, poi, vengono attribuite funzioni antianemiche in quanto facilitano l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi. La scorza bianca interna, invece, contiene una discreta quantità di fibra alimentare solubile, che agisce da equilibratore nella regolazione dell’assimilazione degli zuccheri, dei grassi e delle proteine.

Grazie alla loro composizione, sono alleate della salute delle pareti dei vasi sanguigni e possono aiutare nella prevenzione della fragilità capillare così come a migliorare il flusso venoso. Si tratta di una virtù particolarmente indicata per chi soffre di cellulite perché, migliorando la circolazione sanguigna, si può evitare il “ristagno” di sangue, principale causa dell’insorgenza di questo inestetismo. Secondo alcune ricerche, infine, un consumo regolare di arance in una dieta ricca di frutta e verdura contribuirebbe alla prevenzione dei tumori del colon, del retto e alla mammella.

In cucina è possibile utilizzarle come ingrediente per accompagnare originali primi piatti, per esempio pastasciutta e risotti, ma anche secondi, come la classica anatra all’arancia.

In alternativa, si possono impiegare come contorno, abbinandole a una sfiziosa caprese.

Dando uno sguardo più in generale al mercato ortofrutticolo, spicca una buona disponibilità di clementine (con o senza foglie) e mandarini. Le prime, più richieste, hanno origine prevalentemente nazionale e, in modo particolare, arrivano dalla Sicilia. La maggior parte è affogliata e ha un’ottima qualità sia a livello estetico sia di gusto.

I cachi sono presenti quasi esclusivamente nella varietà Persimon (caco-mela), mentre è terminata la stagione di quelli comuni. La qualità resta comunque soddisfacente e non si annotano significative variazioni in termini di quotazioni.

Giungono soprattutto dall’Olanda e dal Belgio le fragole: i valori di mercato sono stabili e gli standards qualitativi buoni, quindi si evidenzia un buon rapporto fra qualità e prezzo.

Proviene dalla Grecia la gran parte dei kiwi: si può contare su un’ampia gamma di pezzature e qualità. Non manca il raccolto italiano, equiparabile a quello greco sia per il prezzo sia per la qualità.

Sono convenienti per i consumatori le mele e le pere, con una vasta scelta di calibri e varietà. Gli areali produttivi al momento sono dislocati nell’Italia settentrionale, da dove arrivano volumi soddisfacenti.

Passando al comparto orticolo, si evidenzia una buona disponibilità di carciofi nazionali, per i quali i prezzi rimangono stabili e anche la qualità.

Rispetto alla scorsa settimana, non si registrano cambiamenti per cavolfiori e broccoli, sia nazionali sia olandesi: il livello qualitativo di entrambi è equiparabile e il prodotto dell’Olanda è lievemente più caro rispetto a quello Made in Italy.

Vale la pena di soffermarsi sui pomodori, che sono principalmente italiani: l’offerta è buona così come le richieste. Oltre al raccolto nazionale si può trovare quello estero, olandese e belga, che rappresenta una valida alternativa.

Per concludere, è buona la produzione locale di lattughe – di ottima qualità – e va segnalata la presenza di funghi coltivati /champignon), di origine nazionale (Nord-Est), con prezzi nella media per il periodo.

LA RICETTA DELLA SETTIMANA

Crêpes suzette

 

Crêpes Suzette

a cura di GialloZafferano

Ingredienti

Uova medie 2
Farina 00 150 g
Latte intero 300 ml
Burro 40 g
Zucchero 1 cucchiaio
Scorza d’arancia ½

Per la salsa e per flambare

Arance 3
Succo di limone 1
Grand Marnier 150 ml
Zucchero 130 g
Burro 80 g

Procedimento

Per realizzare le crêpes suzette inziate dall’impasto di base: mettete in una ciotola dai bordi alti la farina setacciata, lo zucchero semolato, i semi di mezza bacca di vaniglia, un pizzico di sale e il latte.

Lavorate il composto con una frusta a mano o con uno sbattitore elettrico fino a che sarà liscio.

In una terrina a parte sbattete con una forchetta le uova, poi aggiungetele agli altri ingredienti e continuate a mescolare.

Sciogliete il burro in un pentolino a fuoco basso e fatelo intiepidire, poi aggiungetelo all’impasto per le crepes e mescolate accuratamente.

Infine aggiungete all’impasto la buccia di mezza arancia grattugiata.

Mescolate bene gli ingredienti per ottenere un impasto denso senza grumi.

Coprite l’impasto con pellicola trasparente e lasciatelo riposare per almeno mezz’ora in frigo.

Trascorso il tempo di riposo, riprendete l’impasto delle crepe, munitevi di una padella da crepe, piatta e con i bordi bassi, scaldate la padelle, versate un mestolo di impasto e cuocete la prima crepe ruotando la padella per distribuire il composto su tutta la superficie.

Cuocete le crepe su entrambi i lati girandole con una spatola. Man mano che cuocete le crepes trasferitele su un piatto una sopra l’altra per non farle asciugare.

Ripiegate le crepe in per ottenere dei piccoli ventagli.

Ora preparate la salsa: grattugiate la scorza di 3 arance, spremetene il succo e filtratelo grattugiate anche la scorza del limone, spremete il succo del limone e filtratelo attraverso un colino.

Ponete il burro in una padella insieme allo zucchero e scioglieteli a fuoco basso mescolando con un cucchiaio di legno: usate una padella in acciaio, ideale per flambare.

Aromatizzate con la scorza delle arance e versate il succo di arancia  e quello di limone.

Fate cuocere la salsa a fuoco basso finché lo zucchero non si sarò sciolto poi immergete le crêpes nella salsa all’arancia per insaporirle.

A parte in un pentolino scaldate il Grand Marnier e poi versatelo nella padella con le crêpes: ora incendiate il liquore per il flambé, per spegnere la fiamma basterà coprire la padella con un coperchio.

Le crêpes suzette sono pronte per essere gustate: i più golosi possono accompagnarle con una ganache al cioccolato preparata sciogliendo il cioccolato fondente nella panna.

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