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Bergamo

“Bello, funzionale e utile il mercato del lunedì sul Sentierone”

La riflessione di Claudio Cremaschi, insegnante e preside in pensione, sul mercato del lunedì in pieno centro città, nel salotto di Bergamo

La riflessione di Claudio Cremaschi, insegnante e preside in pensione, sul mercato del lunedì in pieno centro città, nel salotto di Bergamo.

Da qualche settimana ha fatto la sua apparizione sul Sentierone il mercato. Quello vero, per la gente normale. Non i mercatanti, non le bancarella di Santa Lucia, né le mille altre manifestazioni acchiappaturisti. È tornato, alla chetichella, senza le roboanti affermazioni che avevano accompagnato li spostamento dalla Malpensata a via Spino, in c..apo al mondo.

Ora è sul Sentierone, e speriamo che ci resti. Anzi, spero che si allarghi, una volta eliminate le bancarelle di Santa Lucia, la ruota panoramica, e dopo la risistemazione di tutto il centro. Può estendersi fono a via XX settembre, in piazza Dante, in largo Belotti. I commercianti oggi erano soddisfatti, contenti i consumatori, fastidi alle attività del centro, zero.

Non mi sembrava così difficile da capire, che questa fosse la soluzione naturale, ne avevo scritto più volte al Sindaco, ne parlai con il vice sindaco, pubblicai post su Facebook nell’aprile 2019. Sembrava assurdo, impossibile, non c’era spazio, ragioni di sicurezza, l’estetica del centro (il famoso salotto buono).
Eppure….

Ecco cosa scrivevo due anni fa.

In ogni città d’Europa, e pure in Italia, il mercato cittadino si tiene nella piazza centrale. Punto di incontro, luogo per la spesa economica, dove accedono persone di ogni ceto e etnia. Così da secoli.

Bergamo faceva eccezione: pur avendo un luogo deputato per tutte le manifestazioni commerciali, dai mercatanti , alle bancarelle di Santa Lucia, dalla fiera del libro, a quella del cioccolato, dallo sbarazzo alle più disparate manifestazioni che attirano gente (e traffico) da tutta la provincia; e pur essendo storicamente la sede della antica Fiera di Bergamo…. il mercato del lunedì era invece confinato alla Malpensata, un posto un po’ decentrato, ma comunque facilmente accessibile.

Poi il Comune di Bergamo, per vari motivi che in questa sede non importa approfondire, decide lo spostamento. Bene, quale migliore occasione per riportare un po’ di vita normale in centro, per le persone normali, invece della solita paccottiglia per turisti?

Il Sentierone è la sede naturale, già attrezzata, l’area più vasta in città, che può allargarsi a piazza Dante e a vie laterali. Passano lì vicino tutte, ma proprio tutte, le linee di trasporto pubblico. Ci sono abbondanti – e mai pieni- parcheggi in struttura. I pochi negozi della zona al lunedì mattina sono chiusi, e non temono concorrenza. Ne beneficerebbero invece bar, ristoranti, edicole….

E invece no. Soluzione troppo logica, funzionale, a costo zero. E allora non si deve fare.

Si sceglie un’area decentrata, molto fuori non solo dal centro, ma da ogni quartiere abitato. In mezzo a Capannoni industriali e artigianali. Si individua l’unica area verde della zona, peraltro troppo piccola per contenere tutti gli ambulanti, si abbattono gli alberi (ma è un vizio!), si asfalta, si spende per una nuova Linea di bus dedicata…. e tutto ciò incuranti della più che legittima contrarietà degli ambulanti e ovviamente (anche questo è un vizio) senza un confronto e consultazione con i cittadini di Bergamo che usufruiscono del mercato settimanale.

A pensare male si fa peccato…. ma non dipenderà questa scelta dal fatto che il mercato del lunedì è particolarmente frequentato dai concittadini di origine straniera, e non è buona cosa farli entrare nel “salotto buono” della città?

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