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Tredicesima più alta, per consumi e regali di Natale ogni bergamasco spenderà in media 177 euro

La spesa media per i regali sarà di 177 euro a bergamasco, sopra il livello nazionale di 158 euro a persona (fonte Confcommercio), mentre la spesa per il nucleo familiare si attesta sui 420 euro

Bergamo. La tredicesima più alta fa risalire la spesa per i regali e i consumi di Natale. Le mensilità aggiuntive erogate in Italia al netto della quota risparmiata e dei maggiori consumi energetici toccano quota 32,6 miliardi, pari a circa 550 euro per persona: la crescita è dello 0,5 rispetto al 2020 ma ancora sotto il -7,5% rispetto al 2019.

In Bergamasca stiamo parlando di 604,5 milioni di euro tra pubblici e privati (fonte Confcommercio su dati INPS rapportati alla popolazione orobica), con una crescita del 9,8% rispetto al 2020 ma comunque inferiore dell’1,8% rispetto al 2019.

Il dato di previsione del dicembre 2021 sulla base dei dati nazionali forniti da Confcommercio fa quindi ben sperare per il dicembre dei consumi bergamaschi. Rispetto al totale della popolazione, infatti, la tredicesima di quest’anno sarà pari a 550 euro e i bergamaschi la destineranno soprattutto per i regali di Natale. E rispetto agli oltre 650 mila lavoratori dipendenti pubblici e privati e pensionati la media sale a 930 euro a percipiente.

La spesa stimata per i consumi e i regali natalizi si aggira attorno ai 195,5 milioni di euro, +0,5% rispetto al 2020 (194,2 milioni) ma ancora molto bassa (-5,1%) rispetto a quella del 2019 (206 milioni). La spesa media per i regali sarà di 177 euro a bergamasco, sopra il livello nazionale di 158 euro a persona (fonte Confcommercio), mentre la spesa per il nucleo familiare si attesta sui 420 euro.

“Ci aspettiamo un aumento per le spese per i regali e per le feste che, seppur contenuto e cioè di circa 3 euro in più a persona con +1,7% rispetto al 2020, fa ben sperare per questo Natale – commenta Oscar Fusini, direttore di Ascom Confcommercio Bergamo -. La maggiore disponibilità economica in vista delle festività, dovuta anche alla tredicesima, conferma come dicembre sia il periodo più importante dal punto di vista dei consumi: una boccata d’ossigeno per tutto il mondo del terziario in questi mesi ancora difficili”.

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