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Rogno

Moschea: maretta nella comunità musulmana, sostituito l’imam bosniaco

La comunità islamica ha deciso, non senza polemica, di rimuovere il giovane imam bosniaco perché "non parla né arabo, né italiano".  In arrivo uno studente universitario

Rogno. C’è maretta dalle parti della prima moschea ufficiale, l’undicesima in Italia, inaugurata a metà febbraio a Rogno alla presenza delle più alte cariche musulmane d’Italia, voluta fortemente dall’Associazione culturale An Nur Amrani Youssef.

Dopo nemmeno un anno già si cambia.

La comunità islamica che frequenta la moschea di Rogno ha deciso infatti, non senza polemica, di rimuovere il giovane imam bosniaco perché “non parla né arabo, né italiano”.  In arrivo uno studente universitario.

Ma questo ha creato malumori nella comunità islamica bosniaca che sta cercando un nuovo spazio in cui trovarsi. “È da escludere una nuova moschea – commenta il sindaco di Rogno Cristian Molinari -, si parla della zona di Piancamuno o Pisogne, si incontrerebbero nella sede di un’associazione. I musulmani a Rogno hanno un ottimo rapporto con l’amministrazione, ma il nuovo imam in effetti non ha mai parlato italiano, solo inglese e bosniaco, e l’associazione che gestisce la moschea, An Nur, giustamente vuole fare le funzioni in italiano per essere trasparente anche nei confronti di qualsiasi controllo e anche perché i figli vanno a scuola a Rogno e parlano italiano”.

moschea rogno

 

La moschea, un investimento da parecchie centinaia di migliaia di euro, era stata realizzata dopo un lungo braccio di ferro con le amministrazioni che si sono succedute negli anni a Rogno e poi il Tar aveva dato ragione all’associazione musulmana.

Un edificio completamente nuovo, una grande scritta sul muro “Moschea Annur” con i colori dell’Italia: bianco, rosso e verde. Un grande parcheggio esterno, un giardino che circonda l’edificio, che può essere adibito a eventuali funzioni religiose in stagioni più clementi di questa.

moschea rogno

 

L’associazione Annur esiste da più di 20 anni, prima a Costa Volpino, e dallo scorso febbraio finalmente con un luogo di culto vero e proprio, capienza 125 persone al piano terra e 50 al primo piano per le donne, un totale di 177 persone.

La nomina del giovane imam bosniaco era arrivata pochi giorni dopo l’inaugurazione e ora dopo neanche un anno la frattura tra il gruppo bosniaco e gli altri musulmani.

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