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La curiosità

Dopo lo spritz, ecco la pizza Donizetti: omaggio dal sapore partenopeo

La creazione di Giampiero Tewfik, pizzaiolo e titolare del ristorante Antica Fiera, debutterà sabato 4 dicembre in occasione del Donizetti Christmas Day, promosso dalla Fondazione: "Lavoro di fronte al teatro, mi è sembrato naturale rendere omaggio”

Bergamo. Dopo lo spritz, è il turno della pizza. Che Gaetano Donizetti si faccia amare facilmente è cosa ormai nota. Che la sua arte sia fonte di ispirazione lo è altrettanto.

E quando si parla di ispirazione, non ci sono barriere. Tutto ciò che è arte può essere positivamente contaminato. Anche la cucina, che, se abbinata alla musica, riesce a fare magie.

Sarà proprio un nuovo piatto a debuttare sabato 4 dicembre, in occasione del Donizetti Christmas Day, un’intera giornata promossa dalla Fondazione Gaetano Donizetti dedicata al più celebre compositore bergamasco.

Il teatro Donizetti e il centro Piacentiniano, entrambi recentemente “rimessi a nuovo”, diventano un unico grande palcoscenico. Dalle 10 alle 20, la città è animata da performance, concerti e visite guidate.

Gli invitati alla grande festa sono ovviamente tutte le persone curiose di vivere una giornata in bellezza. Per l’occasione non può mancare un piatto speciale: è la nuova pizza Donizetti, inventata da Giampiero Tewfik, pizzaiolo e titolare del ristorante Antica Fiera di Bergamo.

La dedica è un gesto che nasce spontaneo. “Lavoro proprio di fronte al teatro – racconta Giampiero – Mi è sembrato naturale fare un omaggio a Gaetano e a Bergamo con i miei strumenti”.

Acqua, lievito e farina al posto di note, la sostanza non cambia. “Sono la creatività e la passione a unire musica e cucina, sono ciò che le fa stare bene assieme”.

Da Napoli a Bergamo, passando per Ibiza. Giampiero, nato e cresciuto nella città partenopea, è arrivato a Bergamo nel 2017. “Qui mi sento accolto – prosegue il pizzaiolo – Ora questa città è la mia casa”.

Napoli è stata una città fondamentale per la carriera di Gaetano Donizetti. La pizza unisce quindi le due anime del compositore, quella orobica e quella partenopea: “Ho usato solo gli ingredienti della mia terra – spiega Giampiero – provola, friarielli e polpettine fritte di manzo”.

L’abbinamento è perfetto, come l’atmosfera, di assoluta condivisione. I negozianti del centro offrono i propri spazi alla musica, gli artisti bergamaschi portano la loro arte dal vivo in luoghi fuori dal teatro. Istituzioni e privati, insieme, per una grande festa. Il menù è già pronto e gli invitati sono in arrivo. È ora di aprire le danze.

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