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L'iniziativa

Il Liceo Lussana non rinuncia alla sicurezza: in 5 giorni 1.630 studenti preparati grazie alla dad

Grazie al divulgatore di Areu Massimo Doneda i ragazzi dalla prima alla quinta scopriranno le funzioni dell'app Where Are U

Bergamo. Where ARE U è l’app ufficiale del Numero Europeo dell’Emergenza 112 che, in caso di emergenza, in un solo clic consente di contattare Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco e le ambulanze del Soccorso sanitario, interfacciandosi direttamente con la Centrale Unica di Risposta 112  della zona nella quale ci si trova.

Uno strumento utilissimo che, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, è però poco conosciuto.

Ed è qui che entra in gioco Massimo Doneda, divulgatore di Areu che da tempo fa tappa nelle scuole della provincia di Bergamo per raccontare i vantaggi di installare l’applicazione sui propri smartphone iOS, Android e Windows Phone.

Un’attività che, complice il perdurare dell’emergenza sanitaria, è chiaramente soggetta a limitazioni anti-assembramento che sarebbero controproducenti.

Alcune scuole, che hanno a disposizione spazi idonei a ospitare un grande numero di studenti garantendo comunque il distanziamento, hanno deciso di procedere in modalità tradizionale.

Altre, come il Liceo Lussana di Bergamo, hanno invece deciso di sfruttare la strumentazione tecnologica già ampiamente sperimentata durante la DAD per una campagna di formazione intensiva sul tema.

Da giovedì 2 dicembre a venerdì 10, infatti, con cinque incontri di un’ora ciascuno verranno formate tutte le classi dalla prima alla quinta, per un totale di 1.630 studenti: è la prima volta che l’app Where are u viene presentata da remoto, con il dottor Doneda che trasmetterà dalla biblioteca dell’istituto.

Un progetto sul quale la scuola crede molto, come conferma la dirigente Stefania Maestrini: “Abbiamo trovato la proposta di alto valore civico e abbiamo pensato di sottoporla ai nostri ragazzi – sottolinea – La scuola ha una funzione formativa a 360 gradi e abbiamo fatto in modo che in breve tempo le nozioni potessero arrivare a tutti i nostri ragazzi. Tenendo conto dell’emergenza sanitaria, abbiamo organizzato una sorta di videoconferenza con le classi. Delle volte i ragazzi non sono informati su questi aspetti: abbiamo colto al volo questa opportunità, sfruttando modalità già sperimentate lo scorso anno durante la cogestione. Credo che la scuola sia chiamata a fornire anche strumenti diversi dalla tradizionale lezione. Ringrazio il 112 e Massimo Doneda per questa preziosa opportunità per avvicinare i nostri ragazzi a tematiche importanti, utili nella vita di tutti i giorni”.

 

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