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Procura di milano

Caso camici, la Procura di Milano chiede il processo per Attilio Fontana: “Frode in pubbliche forniture”

L'inchiesta dei pm Paolo Filippini e Carlo Scalas, coordinata dall'aggiunto Maurizio Romanelli, vede al centro della vicenda una fornitura di 75mila camici che in piena emergenza Covid il presidente della Regione Lombardia Fontana cercò - il 19 maggio 2020 - di "risarcire" a titolo personale al cognato bonificando 250mila euro

La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per la vicenda dell’affidamento da parte della Regione di una fornitura, poi trasformata in donazione, da circa mezzo milione di euro di 75 mila camici e altri dpi a Dama, la società di suo cognato Andrea Dini.

La richiesta di processo riguarda anche, oltre lo stesso Dini, Filippo Bongiovanni ex direttore generale di Aria, Carmen Schweigl dirigente della stessa società e Pier Attilio Superti, vicesegretario generale del Pirellone.

L’inchiesta dei pm Paolo Filippini e Carlo Scalas, coordinata dall’aggiunto Maurizio Romanelli, vede al centro della vicenda una fornitura di 75mila camici che in piena emergenza Covid il presidente della Regione Lombardia Fontana cercò – il 19 maggio 2020 – di “risarcire” a titolo personale al cognato bonificando 250mila euro, quasi l’intero valore della merce consegnata da Dini alla Regione. Una mossa, si legge nella chiusura indagine, fatta “allo scopo di tutelare l’immagine politica del presidente della Regione Lombardia, una volta emerso il conflitto di interessi derivante dai rapporti di parentela” con il fornitore.

La singolare causale (‘Acconto fornitura camici a favore di Aria spa’) e la cifra rilevante dell’operazione fecero però scattare una segnalazione a Banca d’Italia e quindi alla procura milanese, titolare dell’indagine. Fontana, inizialmente propenso a farsi sentire dai magistrati, ha poi declinato l’invito “riservando – ha spiegato il suo difensore, l’avvocato Jacopo Pensa – le proprie difese alle fasi processuali successive di fronte a giudici terzi”. L’accusa è frode in pubbliche forniture.

De Rosa (M5S): “Giustizia farà il suo corso”
Massimo De Rosa
(Capogruppo M5S Lombardia) dichiara: “Le responsabilità in merito all’inadeguatezza politica dell’amministrazione Fontana e del centrodestra a trazione leghista in Lombardia, sono già evidenti a tutti. Questa è la Giunta degli scandali e delle gaffe e così sarà archiviata dai lombardi. La notizia della richiesta di processo, che permetterà alla giustizia di far chiarezza in merito all’accusa di frode in pubbliche forniture, non sposta di una virgola il giudizio sul loro malgoverno”.

Caso Camici – Procura chiede processo per governatore Fontana

Anelli (Lega): “Vicenda che ha dell’incredibile”
“Piena solidarietà al Presidente Attilio Fontana. Sono certo che la vicenda si concluderà con l’ennesimo nulla di fatto come è accaduto spesso in inchieste simili. In altri Paesi chi si comporta come il governatore Fontana verrebbe premiato, in Italia invece finisce per essere processato. Una ulteriore conferma della necessità di riformare l’intero sistema giudiziario, così come abbiamo chiesto con le nostre proposte di Referendum”. Così il capogruppo della Lega al Pirellone, Roberto Anelli, interviene a seguito della richiesta di rinvio a giudizio del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per il “caso camici”.

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