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Lo sfogo del bomber

Atalanta: il pianto liberatorio di Muriel dopo il gol segnato allo Spezia

Le lacrime del colombiano rappresentano un punto di ripartenza in vista delle partite decisive

Atalanta-Spezia, minuto 82: Muriel conduce un contropiede in velocità, alza la testa e premia lo smarcamento di Pasalic sulla sinistra, il croato mette il cross per lo stesso Muriel che al volo di mancino pesca il jolly trovando l’angolino basso dove Provedel non può arrivare.

Lucho si rivolge verso la tribuna mandando i baci e facendo il cuore, prima di inginocchiarsi con le braccia al cielo e scoppiare in lacrime. Tra le maglie nerazzurre dei compagni è visibile l’emozione del numero 9 al secondo centro stagionale dopo tre mesi di astinenza. Il colombiano aveva iniziato il campionato con la rete realizzata ai danni del Torino il 21 agosto ma poi non era più riuscito a lasciare il segno e ora il gol allo Spezia è stato una vera e propria liberazione.

Per un attaccante si sa che non è mai facile stare tanto tempo senza segnare. Tra esclusioni, prestazioni sottotono e l’esplosione di Zapata, Luis è finito ai margini. Nonostante tutto Gasperini ha saputo aspettare il suo ritorno in forma, l’ha utilizzato a partita in corso e gli ha ritagliato qualche spazio importante. La chance dal primo minuto all’Old Trafford contro il Manchester United ha confermato la fiducia che il mister ha sempre riposto nei suoi confronti.

Quando hai a disposizione un talento del suo calibro e guardando lo straordinario rendimento della passata stagione con ventidue gol all’attivo in Serie A, non puoi fare a meno dei suoi colpi. I lampi di genio di Muriel sono imprescindibili per qualsiasi allenatore e il Gasp lo sa bene.

Nel corso della sua carriera il colombiano ha sempre avuto bisogno di circondarsi di un ambiente che gli da fiducia per esprimersi al meglio. Probabilmente in questo periodo delicato è entrato in un tunnel negativo che non gli permetteva di mettersi in mostra ai suoi livelli. Il pianto liberatorio dopo il gol allo Spezia ha un sapore speciale, quello di chi sa di essersi tolto di dosso il peso dei giudizi negativi e aver ritrovato sé stesso. Un punto di inizio per ritornare decisivo come solo un giocatore di qualità è in grado di fare.

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