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La storia

La scelta controcorrente di Manuel, il ragazzo pastore fotogallery

Partito da Valbondione lo scorso settembre, governa un gregge di 500 pecore e vive in roulotte per diversi mesi all'anno: "Ma ogni tanto torno a casa e vado a divertirmi"

Sorisole. Arrivano da Valbondione, sono partiti intorno al 15 settembre ed hanno attraversato, a piedi, tutta la Val Seriana. Con loro un gregge di 500 pecore, un cavallo da tiro, qualche asino, una trentina di capre, due roulottes e quattro cani pastore che lavorano tutto il giorno correndo di qua e di là per recuperare chi tenta di staccarsi dal gruppo.

Nei prati lungo la ciclabile di Petosino, frazione di Sorisole, in due giorni si sono spostati in tutti i terreni che i privati hanno messo a loro disposizione. E, come ogni anno, il gregge si trasforma in uno spettacolo per i bambini, gli adulti e gli anziani che accorrono ad ammirarlo.

È un belare continuo, un coro di voci pieno di tonalità diverse, dal verso stridulo dell’agnellino a quello profondo degli esemplari adulti. Ascoltarlo strappa a tutti un sorriso. Arrivano addirittura intere classi degli asili della zona a “vedere le pecore”.

La figura del pastore è guardata con rispetto, con curiosità, in tanti si fermano a chiedere informazioni sul gregge e sul duro lavoro di chi lo governa.

 

Generico novembre 2021

 

 

Manuel Lo Bosco è un ragazzo di 21 anni che ha scelto di fare questo mestiere così particolare. Vive a Colzate e fin da quando era bambino è stato a contatto con le pecore di suo zio. “Il mio lavoro è duro ma mi piace – racconta -. Ci svegliamo presto, verso le 6. Per tutto il giorno, con qualsiasi condizione atmosferica, accudiamo le pecore. Poi verso sera, quando vediamo che non mangiano più, prepariamo il recinto con le reti e con il prezioso aiuto dei cani le raduniamo per la notte”.

I pastori a quel punto si ritirano nella loro roulotte. Chi cucina? “Io – risponde Manuel -. O preparo qualcosa oppure a volte mia mamma manda dei pasti cucinati da lei che dobbiamo solo riscaldare”.

La maggior parte delle serate trascorrono così, ma Manuel è comunque un ragazzo giovane ed ha anche voglia di divertirsi: “Ci diamo il cambio a volte, così a turno possiamo andare a casa e avere un po’ di comodità. Almeno la sera esco un po’ con gli amici”.

Insieme a lui c’è anche un pastore di origine senegalese. Non parla molto, è concentrato sul suo lavoro e non perde di vista le pecore. Anche in Senegal faceva il pastore, è piuttosto esperto ed è stato acoclto bene dagli altri colleghi.

Qual è la vostra destinazione? “Non ne abbiamo una precisa. Stiamo in giro tutto l’inverno per i prati della Bergamasca, arriviamo nella Bassa, al confine con Milano. Poi, in primavera, rientriamo aspettando la bella stagione, quando sarà il momento di risalire in montagna”.

 

Generico novembre 2021

 

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