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La cerimonia

San Giovanni Bianco, inaugurato il nuovo ponte di Arlecchino sul Brembo fotogallery

Collega la sponda destra del fiume Brembo (lungo la SS 470) alla sponda sinistra in Via Molini

San Giovanni Bianco. “Una giornata storica per San Giovanni Bianco e per tutta la Valle Brembana”: così Marco Milesi, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, ha commentato l’inaugurazione del nuovo Ponte di Arlecchino a San Giovanni Bianco, sabato 20 novembre.

Un nuovo ponte sul fiume Brembo, realizzato a trave continua su tre appoggi e due campate, largo tra i 7 metri del tratto iniziale e gli 8,75 della parte finale e lungo complessivamente 230 metri.

Ponte che collega la sponda destra del fiume Brembo (lungo la SS 470) alla sponda sinistra in Via Molini.

“Un progetto nato nel 2016, quando con i rappresentanti istituzionali facemmo visita a varie aziende della Valle Brembana, recependo la difficoltà di fare impresa in questi territori – spiega Milesi – Dopo aver ascoltato i territori, giovedì 1 dicembre 2016, grazie al fondo di sviluppo di coesione, abbiamo ricevuto 2 milioni 570mila euro a fondo perduto. Questa è stata la svolta che permise la realizzazione dell’opera. Un’opera necessaria per San Giovanni Bianco, visto che l’ultimo carrabile presente è stato costruito negli anni 50 e deve ormai essere oggetto di ristrutturazione. Un’opera che oggi è realtà. Un passaggio alternativo, importante in modo particolare per i poli industriali del territorio, che hanno creato professionalità ed eccellenza e che oggi danno lavoro a più di 700 giovani del nostro territorio. Un segnale alle nuove generazioni, qui rappresentate dalle scolaresche, rispetto al futuro che noi vogliamo dare a loro. Il futuro dei ragazzi che deve essere al centro delle nostre agende di amministratori”.

Un’opera portata avanti interamente dal lavoro dell’amministrazione comunale di San Giovanni Bianco.

“Un investimento complessivo di 3 milioni 620mila euro, di cui 2 milioni 470mila euro a fondo perduto CIPE, 700mila euro da un accordo pubblico-privato sottoscritto dal comune con il gruppo SMI e 450mila euro da risorse comunali. Un intervento che non peserà sulle future generazioni, grazie ad accordo pubblico-privato, realizzato grazie al recente codice degli appalti”.

Un ponte che ricorda in particolare i cittadini di San Giovanni Bianco e della Valle Brembana che negli anni emigrarono in cerca di un futuro migliore.

“Il borgo di Oneta ospita la casa di Arlecchino, un palazzo del Quattrocento legato alla nobile famiglia dei Grataroli. Qui è nata la figura dello Zanni o Arlecchino, legato probabilmente a quella reale di un servo della famiglia Grataroli – ricorda Milesi – Vogliamo che questo ponte possa essere omaggio ai nostri emigranti, ma anche alla cultura popolare e alle bellezze della nostra valle”.

Significativa la presenza dei ragazzi dell’istituto comprensivo e del centro di formazione professionale ABF, simbolo del nuovo futuro che le amministrazioni vogliono lasciare alle giovani generazioni.

Presenti all’inaugurazione anche il nuovo sindaco di San Giovanni Bianco, Enrica Bonzi, che ha sottolineato l’impegno costante del vicesindaco Milesi per la realizzazione dell’opera, del senatore Antonio Misiani, del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi e del presidente della Comunità Montana Jonathan Lobati.

“Siamo in un periodo di rivoluzione della viabilità in Valle Brembana – spiega Lobati – ora vediamo un futuro per il nostro territorio”.

Gandolfi sottolinea invece l’impegno di tutta l’amministrazione comunale: “Complimenti per la caparbietà, per aver terminato l’opera nei tempi stabiliti, nonostante la pandemia. Non finisce qui per la val Brembana. Adesso bisogna trovare le risorse per l’ultimo tratto della Paladina-Villa d’Almè. La Comunità Bergamasca si sta muovendo per trovare le risorse adeguate per far partire l’opera”.

Caparbietà sottolineata anche dal senatore Misiani: “Dobbiamo riconoscere la caparbietà degli amministratori locali, ma chi la dura, la vince. Se si fa gioco di squadra tra istituzioni, i risultati arrivano”.

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