“Ci vuole coraggio oggi ad entrare in un teatro colmo di gente”. Così Michele Ferreira, il maestro delle cerimonie del Donizetti Opera Festival – la rassegna internazionale promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti dedicata al più grande compositore bergamasco – ha introdotto l’anteprima under 30 de “L’elisir D’amore”, uno dei tre titoli in programma per l’edizione 2021 che animerà la città dal 18 novembre al 5 dicembre.
L’emergenza sanitaria ha segnato una profonda linea di separazione tra il passato, da una parte, e il presente e il futuro, dall’altra. Tutto ciò che prima davamo per scontato, ora non può più essere. Come il poter uscire di casa per andare a teatro, sedersi in una platea colma di gente e vivere l’arte dal vivo. Ecco perché il pubblico, il cuore pulsante di ogni festival che si rispetti, è formato senza ombra di dubbio da donne e uomini coraggiosi.
Nel caso del Donizetti Opera, l’esercito dei coraggiosi è formato da giovanissimi, ragazze e ragazzi che non hanno perso l’occasione di assistere alle prove generali delle tre produzioni in programma – oltre al celebre Elisir, “La fille du régiment” di Gateano Donizetti e “Medea in Corinto” di Giovanni Simone Mayr-. È stato un successo, segno che il mondo della lirica e del bel canto ha un futuro pieno di soprese.
La settima edizione del festival nasce quindi sotto una buona stella. E i motivi non sono pochi. Primo fra tutti la bella notizia che ha anticipato il primo degli eventi in programma: Michele Spotti, designato direttore d’orchestra per “La fille du régiment”, è diventato papà per la prima volta. La famiglia del Donizetti Opera si è felicemente allargata e ha aggiunto l’azzurro ai suoi tanti colori.
L’onda di positività ha travolto anche “C’erano una volta due bergamaschi”, spettacolo inaugurale andato in scena giovedì 18 novembre al Teatro Sociale. Sul palco hanno trionfato i sei allievi della Bottega di Donizetti – selezionati tra oltre quattrocento richieste da tutto il mondo -, uno dei progetti dedicati alla formazione dei nuovi professionisti del Bel Canto che vede in prima linea Alex Esposito, basso baritono bergamasco.
Lo show è stato lo specchio di Gaetano Donizetti (Interpretato da Francesco Micheli e Alex Esposito), oltre la patina della celebrità. Abbiamo conosciuto il vero Gaetano, l’uomo oltre il musicista ammirato in tutto il mondo. Non un super eroe, ma un ragazzo con salite e discese, come tanti altri. E forse anche per questo ora ameremo ancora di più quel Gaetano, che con orgoglio rivendichiamo come nostro.
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